La monografia fa parte della collana di Studi del Prof. Giorgio Berti dedicata a “Diritto e istituzioni”. Il saggio vuole essere un contributo al ricco e vivace dibattito che ha caratterizzato la disciplina sulla protezione dei dati personali. Il legame indicato dal legislatore tra il diritto alla riservatezza e il trattamento dei dati personali ha fatto emergere una nuova dimensione di questo diritto ponendo in crisi nuovi e vecchi schemi ricostruttivi. Vengono ripercorse le tappe che hanno visto il riconoscimento giuridico del diritto alla riservatezza nel nostro ordinamento attraverso l’esame critico della giurisprudenza e della dottrina per approdare alla diversa dimensione che lo stesso sembra aver assunto con la legge n. 675/96 e successivamente con il Codice in materia di protezione dei dati personali. Si è tentato di superare quelle interpretazioni che nel Codice vi intravedono una garanzia globale della persona, proponendo una lettura della disciplina tesa ad evidenziale la molteplicità degli interessi e valori sottostanti, in una chiave interpretativa eminentemente pubblicistica, attraverso la quale si è cercato di cogliere il rapporto di osmosi tra diritto pubblico e diritto privato che sembra connotare la legislazione di settore dei nostri tempi. Sono affrontate diverse tematiche, tra le quali: il fondamento costituzionale dei c.d. nuovi diritti, i rapporti tra legislazione comunitaria e legislazione nazionale, la raffigurazione dei diritti soggettivi all’interno delle disposizioni costituzionali a tutela delle libertà e dei diritti fondamentali, la qualificazione del diritto alla protezione dei dati personali, la natura di legge ordinaria o di legge “a rilievo costituzionale” del Codice, il ruolo del Garante per la protezione dei dati personali nel bilanciamento degli interessi, il rapporto tra circolazione delle informazioni e riservatezza.
Caldirola, D., il diritto alla riservatezza, CEDAM, Padova 2006:<<DIRITTO E ISTITUZIONI>>, 285 [https://hdl.handle.net/10807/13993]
il diritto alla riservatezza
Caldirola, Debora
2006
Abstract
La monografia fa parte della collana di Studi del Prof. Giorgio Berti dedicata a “Diritto e istituzioni”. Il saggio vuole essere un contributo al ricco e vivace dibattito che ha caratterizzato la disciplina sulla protezione dei dati personali. Il legame indicato dal legislatore tra il diritto alla riservatezza e il trattamento dei dati personali ha fatto emergere una nuova dimensione di questo diritto ponendo in crisi nuovi e vecchi schemi ricostruttivi. Vengono ripercorse le tappe che hanno visto il riconoscimento giuridico del diritto alla riservatezza nel nostro ordinamento attraverso l’esame critico della giurisprudenza e della dottrina per approdare alla diversa dimensione che lo stesso sembra aver assunto con la legge n. 675/96 e successivamente con il Codice in materia di protezione dei dati personali. Si è tentato di superare quelle interpretazioni che nel Codice vi intravedono una garanzia globale della persona, proponendo una lettura della disciplina tesa ad evidenziale la molteplicità degli interessi e valori sottostanti, in una chiave interpretativa eminentemente pubblicistica, attraverso la quale si è cercato di cogliere il rapporto di osmosi tra diritto pubblico e diritto privato che sembra connotare la legislazione di settore dei nostri tempi. Sono affrontate diverse tematiche, tra le quali: il fondamento costituzionale dei c.d. nuovi diritti, i rapporti tra legislazione comunitaria e legislazione nazionale, la raffigurazione dei diritti soggettivi all’interno delle disposizioni costituzionali a tutela delle libertà e dei diritti fondamentali, la qualificazione del diritto alla protezione dei dati personali, la natura di legge ordinaria o di legge “a rilievo costituzionale” del Codice, il ruolo del Garante per la protezione dei dati personali nel bilanciamento degli interessi, il rapporto tra circolazione delle informazioni e riservatezza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.