Qual è il rapporto corretto tra la coscienza e le norme morali? Sono due poli contrapposti? La coscienza può stabilire delle eccezioni? Per affrontare la questione l’articolo investiga la natura della ragion pratica inventiva e della coscienza stessa (di cui esamina alcune concezioni problematiche), focalizzandone la relazione con le norme. Queste sono finalizzate alla fioritura della persona e il vertice della moralità risiede nell’esercizio delle virtù, declinate come strategie dell’amore. L’esito del percorso è che la coscienza può sì (a volte) sancire l’inosservanza delle norme morali relative, ma non di quelle negative assolute, perché queste ultime attestano dei mali di quel soggetto di cui la coscienza ha il compito di essere custode, faro e sostegno: se incentiva tali mali essa fallisce il proprio compito, danneggiando la persona in cui essa è immanente. La coscienza rischiarata dalla phronesis e le norme giuste non sono contrapposte, bensì sono due ali che sinergicamente consentono alla persona di pervenire alla verità sul bene di stessa: la chiamata all’amore. What is the proper relationship between conscience and moral norms? Are they two polar opposites? Can conscience establish exceptions? To address the issue, this article investigates the nature of inventive practical reason and of conscience itself (also looking at some problematic conceptions), focusing on the relationship with norms. These are aimed at the person’s flourishing and the summit of morality lies in the exercise of virtue, declined as love’s strategies. The outcome of the article is that conscience can (sometimes) establish the inobservance of relative moral rules, but not of moral absolutes, because the latter concern the evils of that person of which conscience has the task of being the guardian, the lighthouse and the support. If conscience incentives such evils, it fails its task, damaging the person in which it is immanent. Conscience enlightened by phronesis and the right rules are not opposed, but are two wings that synergistically allow the person to arrive at the truth about her good, which consist in answering the call to love.

Samek Lodovici, G., La coscienza può autorizzare deroghe alle norme?, in , J. P. –. T. P. C. (ed.), Intelligenza d’amore: una nuova epistemologia morale oltre la dialettica tra norma e caso, Cantagalli, Siena 2018: 325- 339 [http://hdl.handle.net/10807/135413]

La coscienza può autorizzare deroghe alle norme?

Samek Lodovici, Giacomo
2018

Abstract

Qual è il rapporto corretto tra la coscienza e le norme morali? Sono due poli contrapposti? La coscienza può stabilire delle eccezioni? Per affrontare la questione l’articolo investiga la natura della ragion pratica inventiva e della coscienza stessa (di cui esamina alcune concezioni problematiche), focalizzandone la relazione con le norme. Queste sono finalizzate alla fioritura della persona e il vertice della moralità risiede nell’esercizio delle virtù, declinate come strategie dell’amore. L’esito del percorso è che la coscienza può sì (a volte) sancire l’inosservanza delle norme morali relative, ma non di quelle negative assolute, perché queste ultime attestano dei mali di quel soggetto di cui la coscienza ha il compito di essere custode, faro e sostegno: se incentiva tali mali essa fallisce il proprio compito, danneggiando la persona in cui essa è immanente. La coscienza rischiarata dalla phronesis e le norme giuste non sono contrapposte, bensì sono due ali che sinergicamente consentono alla persona di pervenire alla verità sul bene di stessa: la chiamata all’amore. What is the proper relationship between conscience and moral norms? Are they two polar opposites? Can conscience establish exceptions? To address the issue, this article investigates the nature of inventive practical reason and of conscience itself (also looking at some problematic conceptions), focusing on the relationship with norms. These are aimed at the person’s flourishing and the summit of morality lies in the exercise of virtue, declined as love’s strategies. The outcome of the article is that conscience can (sometimes) establish the inobservance of relative moral rules, but not of moral absolutes, because the latter concern the evils of that person of which conscience has the task of being the guardian, the lighthouse and the support. If conscience incentives such evils, it fails its task, damaging the person in which it is immanent. Conscience enlightened by phronesis and the right rules are not opposed, but are two wings that synergistically allow the person to arrive at the truth about her good, which consist in answering the call to love.
2018
Italiano
Intelligenza d’amore: una nuova epistemologia morale oltre la dialettica tra norma e caso
978-88-6879-669-3
Cantagalli
Samek Lodovici, G., La coscienza può autorizzare deroghe alle norme?, in , J. P. –. T. P. C. (ed.), Intelligenza d’amore: una nuova epistemologia morale oltre la dialettica tra norma e caso, Cantagalli, Siena 2018: 325- 339 [http://hdl.handle.net/10807/135413]
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