Il volume ha per oggetto l’iniziativa dei cittadini europei (ICE), istituto introdotto nell'ordinamento giuridico dell'Unione europea dal Trattato di Lisbona e che trova effettiva applicazione a partire dal 1° aprile 2012, dopo l’adozione da parte del legislatore dell’Unione del regolamento che ha precisato le condizioni e le procedure per la presentazione di un’ICE. L'obiettivo è quello di verificare, da una prospettiva metodologica di carattere giuridico, se l'ICE sia uno strumento idoneo a rafforzare la legittimità democratica dell'Unione. Tale obiettivo è perseguito attraverso un'analisi volta a valutare l’ICE alla luce del contesto istituzionale nel quale essa si inserisce, e che è articolata in quattro passaggi, corrispondenti ad altrettanti capitoli. In primo luogo, si esamina il complessivo quadro delle credenziali democratiche dell'Unione, in particolare alla luce delle “Disposizioni relative ai principi democratici” introdotte nel Trattato sull’Unione europea (TUE) dal Trattato di Lisbona. In secondo luogo, si analizza il vigente regime giuridico dell'ICE, quale risulta dall'art. 11, par. 4, TUE e dal regolamento attuativo al momento applicabile, traendone delle indicazioni sulla natura di questo istituto e cercando nel contempo di evidenziarne le criticità. In terzo luogo, ci si sofferma sulla prassi applicativa, con specifico riferimento a quella riguardante le due questioni di maggior interesse in un'ottica giuridica, vale a dire la registrazione delle proposte di ICE e il seguito da dare a un'ICE che abbia raccolto il numero minimo di firme. Infine, si valutano le novità apportate dalla recente riforma della disciplina attuativa, che troverà applicazione a partire dal 1° gennaio 2020. Questa analisi consente di apprezzare il valore aggiunto dell’ICE rispetto agli altri strumenti di democrazia partecipativa previsti nell’ordinamento dell’Unione, ma anche di constatare che, fino ad oggi, questo istituto ha faticato a realizzare le proprie potenzialità. Su questa base si giunge pertanto a formulare, nelle conclusioni del lavoro, alcune proposte sulle modalità attraverso le quali perseguire una piena valorizzazione dell’ICE.
Santini, A., L'iniziativa dei cittadini europei. Quale contributo alla legittimità democratica dell'Unione?, Editoriale Scientifica, Napoli 2019:<<JUS GENTIUM EUROPAEUM>>,21 252 [http://hdl.handle.net/10807/135402]
L'iniziativa dei cittadini europei. Quale contributo alla legittimità democratica dell'Unione?
Santini, Andrea
2019
Abstract
Il volume ha per oggetto l’iniziativa dei cittadini europei (ICE), istituto introdotto nell'ordinamento giuridico dell'Unione europea dal Trattato di Lisbona e che trova effettiva applicazione a partire dal 1° aprile 2012, dopo l’adozione da parte del legislatore dell’Unione del regolamento che ha precisato le condizioni e le procedure per la presentazione di un’ICE. L'obiettivo è quello di verificare, da una prospettiva metodologica di carattere giuridico, se l'ICE sia uno strumento idoneo a rafforzare la legittimità democratica dell'Unione. Tale obiettivo è perseguito attraverso un'analisi volta a valutare l’ICE alla luce del contesto istituzionale nel quale essa si inserisce, e che è articolata in quattro passaggi, corrispondenti ad altrettanti capitoli. In primo luogo, si esamina il complessivo quadro delle credenziali democratiche dell'Unione, in particolare alla luce delle “Disposizioni relative ai principi democratici” introdotte nel Trattato sull’Unione europea (TUE) dal Trattato di Lisbona. In secondo luogo, si analizza il vigente regime giuridico dell'ICE, quale risulta dall'art. 11, par. 4, TUE e dal regolamento attuativo al momento applicabile, traendone delle indicazioni sulla natura di questo istituto e cercando nel contempo di evidenziarne le criticità. In terzo luogo, ci si sofferma sulla prassi applicativa, con specifico riferimento a quella riguardante le due questioni di maggior interesse in un'ottica giuridica, vale a dire la registrazione delle proposte di ICE e il seguito da dare a un'ICE che abbia raccolto il numero minimo di firme. Infine, si valutano le novità apportate dalla recente riforma della disciplina attuativa, che troverà applicazione a partire dal 1° gennaio 2020. Questa analisi consente di apprezzare il valore aggiunto dell’ICE rispetto agli altri strumenti di democrazia partecipativa previsti nell’ordinamento dell’Unione, ma anche di constatare che, fino ad oggi, questo istituto ha faticato a realizzare le proprie potenzialità. Su questa base si giunge pertanto a formulare, nelle conclusioni del lavoro, alcune proposte sulle modalità attraverso le quali perseguire una piena valorizzazione dell’ICE.File | Dimensione | Formato | |
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