In Italia a partire dalla seconda metà del Seicento il teatro delle maschere era diventato sempre più inadeguato a riflettere una realtà sociale in movimento. Da un lato nelle rappresentazioni delle compagnie più quotate l’elemento colto e serio tendeva a prevalere, trasformando la vitalità un po’ disordinata ma originale dei personaggi comici in gesti piacevolmente eleganti, impregnati di buon gusto, ma stancamente ripetitivi ; dall'altro le compagnie meno colte abbassavano sempre di più la qualità del loro teatro, risolvendolo in volgari e a volte sconce buffonerie, che offrivano un pretesto decisivo a quanti cominciavano a sentire l’esigenza di una riforma.
Oliva, G., L'attore italiano sei-settecento. Il contributo di Pietro Cotta tra testo e scena, in Ponti, P. (ed.), Letteratura e oltre. Studi in onore di Giorgio Baroni, Fabrizio Serra, Roma -- ITA 2012: 39- 44 [http://hdl.handle.net/10807/134857]
L'attore italiano sei-settecento. Il contributo di Pietro Cotta tra testo e scena
Oliva, Gaetano
2012
Abstract
In Italia a partire dalla seconda metà del Seicento il teatro delle maschere era diventato sempre più inadeguato a riflettere una realtà sociale in movimento. Da un lato nelle rappresentazioni delle compagnie più quotate l’elemento colto e serio tendeva a prevalere, trasformando la vitalità un po’ disordinata ma originale dei personaggi comici in gesti piacevolmente eleganti, impregnati di buon gusto, ma stancamente ripetitivi ; dall'altro le compagnie meno colte abbassavano sempre di più la qualità del loro teatro, risolvendolo in volgari e a volte sconce buffonerie, che offrivano un pretesto decisivo a quanti cominciavano a sentire l’esigenza di una riforma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.