Alla luce della nascita dell’idea stessa di ‘tradizione’ nell’ambito degli studi alessandrini e della conservazione del patrimonio identitario giudaico, la traduzione diventa anch’essa una forma di tradizione: si traduce ciò che si vuol rendere fruibile a un pubblico più vasto di quello originario, non in grado di capire la lingua in cui il testo è stato composto. Ciò vale soprattutto per il testo biblico
Passoni Dell'Acqua, A., Translating as a means of interpreting: the Septuagint and translation in Ptolemaic Egypt., in Kraus, W. -. K. M., Die Septuaginta Texte, Theologien, Geschichte, Mohr Siebeck, Tuebingen 2010 <<WISSENSCHAFTLICHE UNTERSUCHUNGEN ZUM NEUEN TESTAMENT>>,: 322-339 [http://hdl.handle.net/10807/1342]
Translating as a means of interpreting: the Septuagint and translation in Ptolemaic Egypt.
Passoni Dell'Acqua, Anna
2010
Abstract
Alla luce della nascita dell’idea stessa di ‘tradizione’ nell’ambito degli studi alessandrini e della conservazione del patrimonio identitario giudaico, la traduzione diventa anch’essa una forma di tradizione: si traduce ciò che si vuol rendere fruibile a un pubblico più vasto di quello originario, non in grado di capire la lingua in cui il testo è stato composto. Ciò vale soprattutto per il testo biblicoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.