Attraverso uno sguardo alle origini della «analitica del potere» di Foucault, questo libro propone una ricerca teorica su alcuni problemi generali di scienza e filosofia politica, quali l’«uso della forza» e del «potere fisico» come forma specifica del potere sociale. In che cosa consiste la dimensione strettamente fisica del potere? Com’è possibile definirla? Come funziona? Qual è il suo rapporto con le strutture politiche e sociali? Cosa si intende quando si dice che esiste un «rapporto di forza», o che in una relazione sociale si «usa la forza»? In questo ambito, le categorie analitiche foucaultiane possono fondare uno studio di teoria politica positiva; è possibile cioè mettere in piedi una pars construens muovendo dal pensiero di un autore che è noto soprattutto per le sue critiche acute e distruttive. Mentre l’impiego tradizionale del termine evoca una dimensione oggettiva che si impone come garanzia di univocità e di ‘chiusura’, la forza intesa come «azione sull'azione» richiama soprattutto processi di crescita, accumulazione e circolazione del potere. Su questa base, e sull’utilizzo del concetto di «produttività» come modello per pensare lo «scambio coercitivo», si apre uno spazio di discussione con l’«analisi economica della politica» e la scienza politica contemporanea.
Procacci, S., Forza. potere e teoria politica. La "fisica del potere" di Foucault tra scienza e filosofia politica, Epoké, Novi Ligure 2018:2018 285 [http://hdl.handle.net/10807/133585]
Forza. potere e teoria politica. La "fisica del potere" di Foucault tra scienza e filosofia politica
Procacci, Stefano
2018
Abstract
Attraverso uno sguardo alle origini della «analitica del potere» di Foucault, questo libro propone una ricerca teorica su alcuni problemi generali di scienza e filosofia politica, quali l’«uso della forza» e del «potere fisico» come forma specifica del potere sociale. In che cosa consiste la dimensione strettamente fisica del potere? Com’è possibile definirla? Come funziona? Qual è il suo rapporto con le strutture politiche e sociali? Cosa si intende quando si dice che esiste un «rapporto di forza», o che in una relazione sociale si «usa la forza»? In questo ambito, le categorie analitiche foucaultiane possono fondare uno studio di teoria politica positiva; è possibile cioè mettere in piedi una pars construens muovendo dal pensiero di un autore che è noto soprattutto per le sue critiche acute e distruttive. Mentre l’impiego tradizionale del termine evoca una dimensione oggettiva che si impone come garanzia di univocità e di ‘chiusura’, la forza intesa come «azione sull'azione» richiama soprattutto processi di crescita, accumulazione e circolazione del potere. Su questa base, e sull’utilizzo del concetto di «produttività» come modello per pensare lo «scambio coercitivo», si apre uno spazio di discussione con l’«analisi economica della politica» e la scienza politica contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.