La Svezia si è da sempre distinta dai vicini paesi scandinavi per il suo approccio liberale e multiculturale nelle politiche degli ingressi e di integrazione dei migranti ed è generalmente considerata uno dei luoghi più democratici ed egualitari al mondo. Può quindi essere definita un modello di integrazione? Quali principi e priorità hanno guidato le sue politiche? Si può parlare di effettiva inclusione di coloro che sono nati all’estero e dei loro discendenti? La ricerca empirica, condotta in questo paese nordico, restituisce un’immagine complessa e sfaccettata di una società che accoglie e, al tempo stesso, esclude. Nella fase storica che sta vivendo, caratterizzata da veloci quanto profondi cambiamenti, la Svezia non può sottrarsi a uno sguardo problematico e aperto a nuove soluzioni per rispondere alle vecchie e nuove sfide poste dalle migrazioni. Una disamina critica su come questo paese scandinavo ha affrontato e gestisce oggi i flussi di migranti e la loro presenza sul territorio rappresenta un’utile riflessione su uno dei temi attuali più dibattuti e controversi e offre una possibile chiave di lettura per la comprensione delle più ampie e articolate dinamiche che stanno interessando l’intera Europa.
Riniolo, V., L'integrazione dei migranti in Svezia. Tra sfide e opportunità, FrancoAngeli, Milano 2018:<<POLITICHE MIGRATORIE. RICERCHE>>, 114 [http://hdl.handle.net/10807/132518]
L'integrazione dei migranti in Svezia. Tra sfide e opportunità
Riniolo, Veronica
2018
Abstract
La Svezia si è da sempre distinta dai vicini paesi scandinavi per il suo approccio liberale e multiculturale nelle politiche degli ingressi e di integrazione dei migranti ed è generalmente considerata uno dei luoghi più democratici ed egualitari al mondo. Può quindi essere definita un modello di integrazione? Quali principi e priorità hanno guidato le sue politiche? Si può parlare di effettiva inclusione di coloro che sono nati all’estero e dei loro discendenti? La ricerca empirica, condotta in questo paese nordico, restituisce un’immagine complessa e sfaccettata di una società che accoglie e, al tempo stesso, esclude. Nella fase storica che sta vivendo, caratterizzata da veloci quanto profondi cambiamenti, la Svezia non può sottrarsi a uno sguardo problematico e aperto a nuove soluzioni per rispondere alle vecchie e nuove sfide poste dalle migrazioni. Una disamina critica su come questo paese scandinavo ha affrontato e gestisce oggi i flussi di migranti e la loro presenza sul territorio rappresenta un’utile riflessione su uno dei temi attuali più dibattuti e controversi e offre una possibile chiave di lettura per la comprensione delle più ampie e articolate dinamiche che stanno interessando l’intera Europa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.