Il commento esamina le disposizioni sulla formazione del matrimonio civile, sul matrimonio dell’italiano all’estero e sul matrimonio dello straniero in Italia, unendo all’inquadramento generale delle singole questioni un approccio critico-ricostruttivo che muove da una concezione neo-istituzionale del matrimonio. Così, se nell’ambito della pubblicazione e dell’opposizione al matrimonio se ne difende la persistente funzione, nell’ambito della costituzione del matrimonio ci si sofferma sulla natura del matrimonio-atto, illustrandone la peculiarità alla luce dell’interazione tra natura negoziale del consenso dei nubendi, eteronomia ed indisponibilità degli effetti e intervento del pubblico potere. Con riguardo al matrimonio del cittadino all’estero particolare attenzione è dedicata all’ipotesi di matrimonio poligamico ed a quella di matrimonio contratto tra persone dello stesso secondo la lex loci, sotto il profilo della sua discussa trascrivibilità nei registri italiani di stato civile, mentre con riferimento al matrimonio dello straniero in Italia speciale interesse è rivolto all’intreccio con la disciplina dell’immigrazione, nella prospettiva volta a distinguere tra limiti alla libertà matrimoniale coerenti con la nozione essenziale di matrimonio e limiti costituzionalmente illegittimi perché estranei ad essa.
Renda, A., Commento agli artt. 93 - 101, 102 - 104, 106 – 113, 115 – 116 del Codice Civile, in Giovanni Di Ros, G. D. R. (ed.), Commentario del Codice Civile diretto da Enrico Gabrielli. Della famiglia (artt. 74 - 230 ter). II edizione, Utet Giuridica, Torino 2018: <<COMMENTARIO DEL CODICE CIVILE UTET>>, 140- 324 [http://hdl.handle.net/10807/132325]
Commento agli artt. 93 - 101, 102 - 104, 106 – 113, 115 – 116 del Codice Civile
Renda, Andrea
2018
Abstract
Il commento esamina le disposizioni sulla formazione del matrimonio civile, sul matrimonio dell’italiano all’estero e sul matrimonio dello straniero in Italia, unendo all’inquadramento generale delle singole questioni un approccio critico-ricostruttivo che muove da una concezione neo-istituzionale del matrimonio. Così, se nell’ambito della pubblicazione e dell’opposizione al matrimonio se ne difende la persistente funzione, nell’ambito della costituzione del matrimonio ci si sofferma sulla natura del matrimonio-atto, illustrandone la peculiarità alla luce dell’interazione tra natura negoziale del consenso dei nubendi, eteronomia ed indisponibilità degli effetti e intervento del pubblico potere. Con riguardo al matrimonio del cittadino all’estero particolare attenzione è dedicata all’ipotesi di matrimonio poligamico ed a quella di matrimonio contratto tra persone dello stesso secondo la lex loci, sotto il profilo della sua discussa trascrivibilità nei registri italiani di stato civile, mentre con riferimento al matrimonio dello straniero in Italia speciale interesse è rivolto all’intreccio con la disciplina dell’immigrazione, nella prospettiva volta a distinguere tra limiti alla libertà matrimoniale coerenti con la nozione essenziale di matrimonio e limiti costituzionalmente illegittimi perché estranei ad essa.File | Dimensione | Formato | |
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