Il saggio propone un'indagine sui più recenti sviluppi della relazione tra multiculturalismo e diritto penale. Muovendo dalla definizione, ormai entrata nell'uso in ambito giuridico-penalistico, di "reato culturalmente motivato", lo scritto esamina l'ambiguità insita nel ricorso al concetto di "motivo" o di "motivazione" culturale, quale indicatore non univoco rispetto ad un fatto culturalmente motivato. Alla luce di quanto emerge dalla più recente giurisprudenza in materia di reati contro la persona, si evidenzia la necessità di un'indagine che consenta di verificare l'effettiva esistenza di una consolidata tradizione culturale, che abbia influito sul processo motivazionale dell'agente: questa verifica consentirebbe di riconoscere come infondate rivendicazioni di differenza "culturale", che trovano il proprio fondamento soltanto in una soggettiva concezione della persona o delle relazioni interpersonali. Nella parte conclusiva dello scritto si evidenzia l'esistenza di nuovi progetti di riforma legislativa, orientati ad incriminare condotte riconducibili a ben riconoscibili tradizioni culturali.
Ferla, L., Fatti culturalmente motivati e motivi culturali. Prospettive di responsabilità penale nella società multiculturale, in Giovanni Bombell, G. B., Lara Ferl, L. F., Paola Mastroli, P. M. (ed.), Quaestiones iuris. Contributi del Seminario permanente dei ricercatori del Dipartimento di Scienze giuridiche, Jovene Editore, NAPOLI -- ITA 2018: Volume Primo 143- 188 [http://hdl.handle.net/10807/130360]
Fatti culturalmente motivati e motivi culturali. Prospettive di responsabilità penale nella società multiculturale
Ferla, Lara
2018
Abstract
Il saggio propone un'indagine sui più recenti sviluppi della relazione tra multiculturalismo e diritto penale. Muovendo dalla definizione, ormai entrata nell'uso in ambito giuridico-penalistico, di "reato culturalmente motivato", lo scritto esamina l'ambiguità insita nel ricorso al concetto di "motivo" o di "motivazione" culturale, quale indicatore non univoco rispetto ad un fatto culturalmente motivato. Alla luce di quanto emerge dalla più recente giurisprudenza in materia di reati contro la persona, si evidenzia la necessità di un'indagine che consenta di verificare l'effettiva esistenza di una consolidata tradizione culturale, che abbia influito sul processo motivazionale dell'agente: questa verifica consentirebbe di riconoscere come infondate rivendicazioni di differenza "culturale", che trovano il proprio fondamento soltanto in una soggettiva concezione della persona o delle relazioni interpersonali. Nella parte conclusiva dello scritto si evidenzia l'esistenza di nuovi progetti di riforma legislativa, orientati ad incriminare condotte riconducibili a ben riconoscibili tradizioni culturali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.