L’esistenza di una circoscrizione sepriese è attestata con certezza dall’età longobarda, ma solo nel IX secolo si ha notizia di un conte, Giovanni. Nel 961 con Nantelmo iniziano le informazioni sulla dinastia di funzionari comitali del Seprio di legge salica, alla quale appartennero anche i vescovi Odelrico di Cremona alla fine del X secolo, e Dionigi di Piacenza nella seconda metà dell’XI. Proprio la presenza di Dionigi favorì il radicamento di un gruppo di familiari del vescovo nel territorio piacentino, nei quali si riconoscono gli antenati dei conti di Bardi. I conti rimasti nel Seprio dopo il grave scacco subito in seguito alla sconfitta di re Arduino, con il quale si erano schierati, perdettero progressivamente importanza e non riuscirono a creare una loro signoria territoriale disperdendosi in molteplici linee di discendenza rintracciabili, dal XII secolo in poi, nei villaggi intorno a Castelseprio e a Milano contraddistinti dal titolo di comites de Castro Seprio.
Lucioni, A., Dai conti del Seprio ai conti di Castelseprio. Una messa a punto con qualche restauro e alcune novità, in Sannazaro, M., Lusuardi Siena, S., Giostra, C. (ed.), 1287 e dintorni. Ricerche su Castelseprio a 730 anni dalla distruzione. Atti della Giornata di studi (Milano 27 novembre 2017), SAP, Mantova 2018: 66- 91 [http://hdl.handle.net/10807/128668]
Dai conti del Seprio ai conti di Castelseprio. Una messa a punto con qualche restauro e alcune novità
Lucioni, Alfredo
2018
Abstract
L’esistenza di una circoscrizione sepriese è attestata con certezza dall’età longobarda, ma solo nel IX secolo si ha notizia di un conte, Giovanni. Nel 961 con Nantelmo iniziano le informazioni sulla dinastia di funzionari comitali del Seprio di legge salica, alla quale appartennero anche i vescovi Odelrico di Cremona alla fine del X secolo, e Dionigi di Piacenza nella seconda metà dell’XI. Proprio la presenza di Dionigi favorì il radicamento di un gruppo di familiari del vescovo nel territorio piacentino, nei quali si riconoscono gli antenati dei conti di Bardi. I conti rimasti nel Seprio dopo il grave scacco subito in seguito alla sconfitta di re Arduino, con il quale si erano schierati, perdettero progressivamente importanza e non riuscirono a creare una loro signoria territoriale disperdendosi in molteplici linee di discendenza rintracciabili, dal XII secolo in poi, nei villaggi intorno a Castelseprio e a Milano contraddistinti dal titolo di comites de Castro Seprio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.