Nell’ultimo decennio, le strategie legate al marketing dell’audiovisivo hanno subito un cambiamento profondo e radicale. Il risultato è stato un allargamento del raggio d’azione di quelle che venivano semplicemente chiamate “campagne promozionali”. Questo nuovo scenario ha portato, in prima istanza, a un superamento della nozione classica di audience, divenuta in molti sensi obsoleta: l’idea di un pubblico fatto di spettatori passivi sprofondati nei propri divani di fronte a uno schermo è stata, salvo qualche resistenza, definitivamente abbandonata. Contemporaneamente, anche il concetto di intrattenimento ha avuto bisogno di una revisione, verso l’idea di un ecosistema complesso in cui la fruizione one-shot viene sostituita da una più profonda, stratificata, multilivello. In questa struttura, storie e universi prima paralleli e sommersi vivono l’uno accanto all’altro, le storie stesse si presentano quindi frammentate, disperse, raccontate attraverso molteplici schermi, diventano pezzi di un puzzle che l’audience ricostruisce e completa.
Salvador, M., Caruso, G., Are you ready to play a mission impossible? Social games e ludicizzazione della promozione cinematografica, in Zecca, F. (ed.), Il cinema della convergenza. Industria, racconto, pubblico, Mimesis, MILANO - UDINE 2012: 105- 117 [http://hdl.handle.net/10807/12667]
Are you ready to play a mission impossible? Social games e ludicizzazione della promozione cinematografica
Salvador, Mauro;
2012
Abstract
Nell’ultimo decennio, le strategie legate al marketing dell’audiovisivo hanno subito un cambiamento profondo e radicale. Il risultato è stato un allargamento del raggio d’azione di quelle che venivano semplicemente chiamate “campagne promozionali”. Questo nuovo scenario ha portato, in prima istanza, a un superamento della nozione classica di audience, divenuta in molti sensi obsoleta: l’idea di un pubblico fatto di spettatori passivi sprofondati nei propri divani di fronte a uno schermo è stata, salvo qualche resistenza, definitivamente abbandonata. Contemporaneamente, anche il concetto di intrattenimento ha avuto bisogno di una revisione, verso l’idea di un ecosistema complesso in cui la fruizione one-shot viene sostituita da una più profonda, stratificata, multilivello. In questa struttura, storie e universi prima paralleli e sommersi vivono l’uno accanto all’altro, le storie stesse si presentano quindi frammentate, disperse, raccontate attraverso molteplici schermi, diventano pezzi di un puzzle che l’audience ricostruisce e completa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.