La presente ricerca si inserisce nella letteratura di riferimento in tema di apprezzamento del rischio aziendale e del correlato saggio di sconto, al fine di evidenziare eventuali punti di criticità dei modelli tradizionali ed approfondire modelli più evoluti per comprenderne la consistenza teorica e l’applicabilità pratica, anche sul tessuto industriale italiano. L’autore indaga principalmente se le società quotate italiane, protagoniste di operazioni straordinarie nell’ultima decade 2008-2016, presentino l’indice di mercato book-to-market aderente all’andamento di definiti indicatori di performance economico-patrimoniale e finanziaria. I profondi mutamenti geopolitici e macroeconomici degli ultimi decenni, unita- mente alla crisi economico-finanziaria, hanno rimesso in discussione l’attendibilità di talune assunzioni valutative, sia di scenario, sia di equilibrio e di sviluppo aziendale. Si è assistito, da una parte, a un forte ridimensionamento del giudizio di merito di alcuni paradigmi (e.g. CAPM) e, dall’altra, si è andata consolidando l’esigenza di implementazione di modelli quantitativi più evoluti per la predizione dei rischi (e.g. modelli di analisi discriminante multivariata, MDA). L’ipotesi principale riguarda la possibilità che l’indice book-to-market possa essere condizionato maggiormente da esternalità finanziarie di mercato piuttosto che dalle specifiche prospettive economico-finanziarie aziendali, in termini di capitalizzazione di borsa. La conferma, tuttavia, non può che derivare da indagini empiriche svolte direttamente su dati di bilancio e su indicatori di performance delle selezionate società del campione.
Marinoni, M. A., Prospettive economico-finanziarie e saggi di sconto. Aspetti di quantificazione e rappresentazione, FRANCO ANGELI EDITORE, MILANO -- ITA 2018:2018 193 [http://hdl.handle.net/10807/126490]
Prospettive economico-finanziarie e saggi di sconto. Aspetti di quantificazione e rappresentazione
Marinoni, Marco Angelo
2018
Abstract
La presente ricerca si inserisce nella letteratura di riferimento in tema di apprezzamento del rischio aziendale e del correlato saggio di sconto, al fine di evidenziare eventuali punti di criticità dei modelli tradizionali ed approfondire modelli più evoluti per comprenderne la consistenza teorica e l’applicabilità pratica, anche sul tessuto industriale italiano. L’autore indaga principalmente se le società quotate italiane, protagoniste di operazioni straordinarie nell’ultima decade 2008-2016, presentino l’indice di mercato book-to-market aderente all’andamento di definiti indicatori di performance economico-patrimoniale e finanziaria. I profondi mutamenti geopolitici e macroeconomici degli ultimi decenni, unita- mente alla crisi economico-finanziaria, hanno rimesso in discussione l’attendibilità di talune assunzioni valutative, sia di scenario, sia di equilibrio e di sviluppo aziendale. Si è assistito, da una parte, a un forte ridimensionamento del giudizio di merito di alcuni paradigmi (e.g. CAPM) e, dall’altra, si è andata consolidando l’esigenza di implementazione di modelli quantitativi più evoluti per la predizione dei rischi (e.g. modelli di analisi discriminante multivariata, MDA). L’ipotesi principale riguarda la possibilità che l’indice book-to-market possa essere condizionato maggiormente da esternalità finanziarie di mercato piuttosto che dalle specifiche prospettive economico-finanziarie aziendali, in termini di capitalizzazione di borsa. La conferma, tuttavia, non può che derivare da indagini empiriche svolte direttamente su dati di bilancio e su indicatori di performance delle selezionate società del campione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.