Le riviste per ragazzi dell’età giolittiana consentono di cogliere un delicato momento di passaggio nel processo di emancipazione femminile e di educazione delle giovani generazioni verso la crescita di un’identità di genere non sovrapponibile a quella di solo qualche decennio prima. Protagoniste di tali mutamenti furono scrittrici che, avendo fruito di un più libero accesso agli studi e alla cultura in genere, si presentarono come voci nuove nel mondo letterario del tempo. L’affacciarsi nelle riviste di nuovi spazi di dialogo tra redazioni e lettori bambini trasformò i periodici in una “piazza virtuale” dove anche la voce viva delle giovani lettrici risuonava e si ritagliava spazi crescenti di protagonismo e affermazione identitaria. A questo proposito Il Giornalino della Domenica permette di avviare una riflessione sul tema poiché tra il 1906 e il 1911 si distinse come importante fucina di sperimentazioni di breve durata che però mostrano anticipazioni nei lenti cambiamenti di genere che investirono le bambine del tempo.
Fava, S. M., Nuove bambine di carta e lettrici reali nella pubblicistica per l'infanzia di primo Novecento, in Simonetta Ulivier, S. U. (ed.), Le emergenze educative nella società contemporanea. Progetti e proposte per il cambiamento, Pensa MultiMedia, Brescia - Lecce 2018: 843- 849 [http://hdl.handle.net/10807/126307]
Nuove bambine di carta e lettrici reali nella pubblicistica per l'infanzia di primo Novecento
Fava, Sabrina Maria
2018
Abstract
Le riviste per ragazzi dell’età giolittiana consentono di cogliere un delicato momento di passaggio nel processo di emancipazione femminile e di educazione delle giovani generazioni verso la crescita di un’identità di genere non sovrapponibile a quella di solo qualche decennio prima. Protagoniste di tali mutamenti furono scrittrici che, avendo fruito di un più libero accesso agli studi e alla cultura in genere, si presentarono come voci nuove nel mondo letterario del tempo. L’affacciarsi nelle riviste di nuovi spazi di dialogo tra redazioni e lettori bambini trasformò i periodici in una “piazza virtuale” dove anche la voce viva delle giovani lettrici risuonava e si ritagliava spazi crescenti di protagonismo e affermazione identitaria. A questo proposito Il Giornalino della Domenica permette di avviare una riflessione sul tema poiché tra il 1906 e il 1911 si distinse come importante fucina di sperimentazioni di breve durata che però mostrano anticipazioni nei lenti cambiamenti di genere che investirono le bambine del tempo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.