Il fenomeno della dispersione scolastica e del fallimento formativo dovrebbe essere una priorità nell’agenda politica: se è vero che la società mira a progredire, non può permettersi di lasciare indietro percentuali purtroppo rilevanti del proprio capitale umano — e quindi del proprio futuro. La scuola non può essere lasciata in balia di se stessa a risolvere un problema di tale dimensione e rilevanza. Come il volume dimostra, c’è bisogno di affrontare la questione in modo innovativo, sollecitando un’alleanza fra tutti i soggetti a vario titolo interessati — operatori scolastici, ragazzi, famiglie, altri agenti educativi fino ai soggetti politici — perché metodologie di intervento efficaci possano essere sperimentate e siano in grado, piano piano, di innescare un cambiamento significativo nell’assetto organizzativo e nella stessa impronta culturale della scuola. La dispersione scolastica si affronta a monte, nel modo di strutturare la scuola, più che a valle, quando già accade.
Folgheraiter, F., Pasini, A., Conclusioni, in Rossi-Doria, M., Tabarelli, S. (ed.), Reti contro la dispersione scolastica. I cantieri del possibile, Erickson, Trento 2016: 105- 112 [http://hdl.handle.net/10807/125838]
Conclusioni
Folgheraiter, FabioPrimo
;Pasini, AnnalisaSecondo
2016
Abstract
Il fenomeno della dispersione scolastica e del fallimento formativo dovrebbe essere una priorità nell’agenda politica: se è vero che la società mira a progredire, non può permettersi di lasciare indietro percentuali purtroppo rilevanti del proprio capitale umano — e quindi del proprio futuro. La scuola non può essere lasciata in balia di se stessa a risolvere un problema di tale dimensione e rilevanza. Come il volume dimostra, c’è bisogno di affrontare la questione in modo innovativo, sollecitando un’alleanza fra tutti i soggetti a vario titolo interessati — operatori scolastici, ragazzi, famiglie, altri agenti educativi fino ai soggetti politici — perché metodologie di intervento efficaci possano essere sperimentate e siano in grado, piano piano, di innescare un cambiamento significativo nell’assetto organizzativo e nella stessa impronta culturale della scuola. La dispersione scolastica si affronta a monte, nel modo di strutturare la scuola, più che a valle, quando già accade.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.