Vorrei qui proporre delle brevi riflessioni circa il possibile rapporto tra l’agire professionale per il recupero/prevenzione del disagio sociale (il cosiddetto «Lavoro sociale») e una teoria sociologica che metta al centro la persona umana. In apparenza questo rapporto rimane ovvio: come può un professionista aiutare le persone a recuperare umanità e senso del vivere se non possedendo un senso profondo della «umanità» della società intera e dei singoli soggetti che la compongono? In realtà, questo rapporto non è scontato, perché il Lavoro sociale, inteso come campo d’azione dei professionisti del welfare socio-assistenziale, è interconnesso con altri livelli sistemici sovrastanti che tendono a fagocitarlo in logiche dominate da interessi che non sempre mettono al primo posto l’«umano».
Folgheraiter, F., Sociologia e Social work. Alla ricerca dell’«umano» nel Lavoro sociale, in Pasini, A. M. (ed.), Scritti scelti. Teoria e metodologia di Social work, Erickson, Trento 2016: 461- 468 [http://hdl.handle.net/10807/125835]
Sociologia e Social work. Alla ricerca dell’«umano» nel Lavoro sociale
Folgheraiter, Fabio
2016
Abstract
Vorrei qui proporre delle brevi riflessioni circa il possibile rapporto tra l’agire professionale per il recupero/prevenzione del disagio sociale (il cosiddetto «Lavoro sociale») e una teoria sociologica che metta al centro la persona umana. In apparenza questo rapporto rimane ovvio: come può un professionista aiutare le persone a recuperare umanità e senso del vivere se non possedendo un senso profondo della «umanità» della società intera e dei singoli soggetti che la compongono? In realtà, questo rapporto non è scontato, perché il Lavoro sociale, inteso come campo d’azione dei professionisti del welfare socio-assistenziale, è interconnesso con altri livelli sistemici sovrastanti che tendono a fagocitarlo in logiche dominate da interessi che non sempre mettono al primo posto l’«umano».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.