In questo breve saggio parlerò della relazione di aiuto professionale. La considererò sotto un aspetto distintivo che la caratterizza, quello della circolarità e dell’«apertura». Tale caratteristica richiede all’operatore la capacità, e prima ancora la disponibilità, di rivedere in itinere, e quasi di rifondare in progressione, le basi stesse del piano d’azione sottostante al cosiddetto suo «intervento». Rivedere o rifondare il piano d’azione vuol dire essere capaci di imparare apertamente (sia in diffusione che in profondità) nel corso del processo. Imparare da chi? Dalla realtà e dagli interlocutori che si hanno di fronte, ovviamente. Ma la «cosa» che sta dietro a una risposta così banale è tutt’altro che ovvia. Anzi è decisamente controversa. Imparare dagli interlocutori ribalta dalle fondamenta il processo di aiuto. Costringe a pensarlo in termini radicalmente nuovi.
Folgheraiter, F., Imparare facendo (e riflettendo) nel Lavoro sociale, in Pasini, A. M. (ed.), Scritti scelti. Teoria e metodologia di Social work, Erickson, Trento 2016: 247- 258 [http://hdl.handle.net/10807/125831]
Imparare facendo (e riflettendo) nel Lavoro sociale
Folgheraiter, Fabio
2016
Abstract
In questo breve saggio parlerò della relazione di aiuto professionale. La considererò sotto un aspetto distintivo che la caratterizza, quello della circolarità e dell’«apertura». Tale caratteristica richiede all’operatore la capacità, e prima ancora la disponibilità, di rivedere in itinere, e quasi di rifondare in progressione, le basi stesse del piano d’azione sottostante al cosiddetto suo «intervento». Rivedere o rifondare il piano d’azione vuol dire essere capaci di imparare apertamente (sia in diffusione che in profondità) nel corso del processo. Imparare da chi? Dalla realtà e dagli interlocutori che si hanno di fronte, ovviamente. Ma la «cosa» che sta dietro a una risposta così banale è tutt’altro che ovvia. Anzi è decisamente controversa. Imparare dagli interlocutori ribalta dalle fondamenta il processo di aiuto. Costringe a pensarlo in termini radicalmente nuovi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.