l saggio di Marlène propone con puntigliosa e lucida determinazione la tesi seguente: le figure dell'essere a cui tende, da ultimo, l'approdo heideggeriano ripetono l'eco di una tradizione che, più che greca, è propriamente biblica; ma di questo debito appunto non sembra esserci traccia nelle citazioni di Heidegger.
Marassi, M., Il debito impensato. Heidegger e l'eredità ebraica / traduzione di Marléne Zarade, M. Z., La dette impensée, Vita e Pensiero, Milano 1995: 248 [http://hdl.handle.net/10807/124379]
Il debito impensato. Heidegger e l'eredità ebraica
Marassi, Massimo
1995
Abstract
l saggio di Marlène propone con puntigliosa e lucida determinazione la tesi seguente: le figure dell'essere a cui tende, da ultimo, l'approdo heideggeriano ripetono l'eco di una tradizione che, più che greca, è propriamente biblica; ma di questo debito appunto non sembra esserci traccia nelle citazioni di Heidegger.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.