Dopo il Congresso di Vienna del 1815 la volontà di restaurare il sacro dell'antico regime si scontra con l'impossibilità di cancellare i principii e le norme della rivoluzione francese, tra cui la libertà religiosa e l'obbligo di seppellire i morti fuori dall'abitato. In Italia crolla il monopolio religioso della Chiesa cattolica e si diffondono nuove fedi e concezioni del sacro. Le due nuove religioni della patria e dell'arte danno origine ai più importanti culti pubblici, ben visibili nelle metamorfosi delle onoranze funebri, dei luoghi di sepoltura, e nella celebrazione memoriale dei personaggi illustri scomparsi. Conseguenza dell'arte come religione è il costituirsi di liturgie ibride che mescolano le funzioni della chiesa, del monumento, del museo e della sala da concerto, per cui nei teatri si eseguono opere sacre, come la Messa da Requiem di Verdi, e nelle funzioni religiose si eseguono musiche fortemente impregnate di teatralità operistica. Patria, natura, arte, fede, intimi affetti portano nell'Ottocento al trionfo del sacro come sentimento.
Bernardi, C., Dona eis. Sacro e religiosità nel primo ottocento italiano, in Aragona, L., Fornoni, F. (ed.), Messa in Requiem, Fondazione Donizzetti, Bergamo 2017: 13- 34 [http://hdl.handle.net/10807/122998]
Dona eis. Sacro e religiosità nel primo ottocento italiano
Bernardi, Claudio
2017
Abstract
Dopo il Congresso di Vienna del 1815 la volontà di restaurare il sacro dell'antico regime si scontra con l'impossibilità di cancellare i principii e le norme della rivoluzione francese, tra cui la libertà religiosa e l'obbligo di seppellire i morti fuori dall'abitato. In Italia crolla il monopolio religioso della Chiesa cattolica e si diffondono nuove fedi e concezioni del sacro. Le due nuove religioni della patria e dell'arte danno origine ai più importanti culti pubblici, ben visibili nelle metamorfosi delle onoranze funebri, dei luoghi di sepoltura, e nella celebrazione memoriale dei personaggi illustri scomparsi. Conseguenza dell'arte come religione è il costituirsi di liturgie ibride che mescolano le funzioni della chiesa, del monumento, del museo e della sala da concerto, per cui nei teatri si eseguono opere sacre, come la Messa da Requiem di Verdi, e nelle funzioni religiose si eseguono musiche fortemente impregnate di teatralità operistica. Patria, natura, arte, fede, intimi affetti portano nell'Ottocento al trionfo del sacro come sentimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.