Analizzare il mutamento del tempo libero nell’Italia del boom attraverso il prisma dei consumi televisivi vuol dire soprattutto adottare un punto di vista ecologico sul sistema mediatico all’epoca in vigore. La televisione, infatti, non può che inserirsi all’interno di un ecosistema mediale, un sistema cioè composto da diversi media che, in virtù di una costante interrelazione tra loro, si autoalimenta e si modifica continuamente in base alle evoluzioni e alle trasformazioni che subiscono gli stessi. Studiare, quindi, la reazione degli altri media all’avvento della televisione significa porsi all’interno di questa complessa rete relazionale, e analizzare perciò come le pratiche di consumo degli stessi siano andate storicamente a incidere sia nei mutamenti interni all’ambiente ecologico, sia e nelle loro manifestazioni simboliche e culturali nella società. Per fare ciò, assieme a una serie di dati quantitativi raccolti ed elaborati dal Servizio Opinioni della Rai, questo contributo prenderà in esame una quindicina di diari e memorie di uomini e donne che lavoravano come operai e contadini nell’Italia del «miracolo», conservati presso l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano: al loro interno sono stati rintracciati una serie di riferimenti ai mutamenti dell’organizzazione del tempo libero in quegli anni rispetto alle prime dinamiche di ascolto televisivo, pubblico e privato

Garofalo, D., I consumi televisivi nell'ecosistema mediale: cinema, radio e tempo libero di fronte all'avvento della televisione in Italia, in Garofalo, D., Roghi, V. (ed.), Televisione. Storia, immaginario, memoria, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 2015: 159- 183 [http://hdl.handle.net/10807/122366]

I consumi televisivi nell'ecosistema mediale: cinema, radio e tempo libero di fronte all'avvento della televisione in Italia

Garofalo, Damiano
2015

Abstract

Analizzare il mutamento del tempo libero nell’Italia del boom attraverso il prisma dei consumi televisivi vuol dire soprattutto adottare un punto di vista ecologico sul sistema mediatico all’epoca in vigore. La televisione, infatti, non può che inserirsi all’interno di un ecosistema mediale, un sistema cioè composto da diversi media che, in virtù di una costante interrelazione tra loro, si autoalimenta e si modifica continuamente in base alle evoluzioni e alle trasformazioni che subiscono gli stessi. Studiare, quindi, la reazione degli altri media all’avvento della televisione significa porsi all’interno di questa complessa rete relazionale, e analizzare perciò come le pratiche di consumo degli stessi siano andate storicamente a incidere sia nei mutamenti interni all’ambiente ecologico, sia e nelle loro manifestazioni simboliche e culturali nella società. Per fare ciò, assieme a una serie di dati quantitativi raccolti ed elaborati dal Servizio Opinioni della Rai, questo contributo prenderà in esame una quindicina di diari e memorie di uomini e donne che lavoravano come operai e contadini nell’Italia del «miracolo», conservati presso l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano: al loro interno sono stati rintracciati una serie di riferimenti ai mutamenti dell’organizzazione del tempo libero in quegli anni rispetto alle prime dinamiche di ascolto televisivo, pubblico e privato
2015
Italiano
Televisione. Storia, immaginario, memoria
9788849846058
Rubbettino Editore
Garofalo, D., I consumi televisivi nell'ecosistema mediale: cinema, radio e tempo libero di fronte all'avvento della televisione in Italia, in Garofalo, D., Roghi, V. (ed.), Televisione. Storia, immaginario, memoria, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 2015: 159- 183 [http://hdl.handle.net/10807/122366]
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