Le regole che governano il cyberspazio entrano sempre più spesso in rotta di collisione con i principi posti dall’ordinamento internazionale a tutela dei diritti umani. La previsione di simili ‘assi di tensione’ è giustificata dalla considerazione per la quale la logica che innerva l’intera filiera della formazione, della conservazione, del trasferimento e dell’eventuale eliminazione dei diversi contenuti (dati) reperibili in rete è una logica di tipo ‘predittivo’, ispirata, cioè, a un assunto per il quale un problema è calcolabile quando è risolvibile attraverso un algoritmo. Alla luce di tali considerazioni, la questione generale che si pone il presente studio è quella di come conciliare la funzione regolatrice del diritto internazionale – con particolare riferimento ai numerosi sistemi di protezione dei diritti fondamentali, che si estrinsecano spesso in forme di tutela delle minoranze – con la logica che sottende in misura sempre maggiore le politiche fondate sull’accumulo e il conteggio dei data e che esprimono, al contrario, l’indirizzo delle forze prevalenti (specialmente sul mercato). Come conciliare, in altri termini, la funzione predittiva con quella prescrittiva.
Della Morte, G., Big Data e protezione internazionale dei diritti umani. Regole e conflitti., Editoriale scientifica, NAPOLI -- ITA 2018: 310 [http://hdl.handle.net/10807/121430]
Big Data e protezione internazionale dei diritti umani. Regole e conflitti.
Della Morte, Gabriele
2018
Abstract
Le regole che governano il cyberspazio entrano sempre più spesso in rotta di collisione con i principi posti dall’ordinamento internazionale a tutela dei diritti umani. La previsione di simili ‘assi di tensione’ è giustificata dalla considerazione per la quale la logica che innerva l’intera filiera della formazione, della conservazione, del trasferimento e dell’eventuale eliminazione dei diversi contenuti (dati) reperibili in rete è una logica di tipo ‘predittivo’, ispirata, cioè, a un assunto per il quale un problema è calcolabile quando è risolvibile attraverso un algoritmo. Alla luce di tali considerazioni, la questione generale che si pone il presente studio è quella di come conciliare la funzione regolatrice del diritto internazionale – con particolare riferimento ai numerosi sistemi di protezione dei diritti fondamentali, che si estrinsecano spesso in forme di tutela delle minoranze – con la logica che sottende in misura sempre maggiore le politiche fondate sull’accumulo e il conteggio dei data e che esprimono, al contrario, l’indirizzo delle forze prevalenti (specialmente sul mercato). Come conciliare, in altri termini, la funzione predittiva con quella prescrittiva.File | Dimensione | Formato | |
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