Al di là del settore e del contesto in cui opera, nessun educatore può considerarsi una monade. Il suo lavoro comporta inevitabilmente che si relazioni con professionisti dai profili multiformi, nei confronti dei quali egli deve porsi "ad armi pari", al fine di non essere fagogitato all'interno di impostazioni che non sono pertinenti al proprio statuto epistemologico. Il pericolo di frammentarietà può essere scongiurato se il professionista dell'educazione riesce a tracciare i confini del proprio agire e, dunque, se riesce a individuare e a preservare ciò che identifica lo specifico pedagogico: ovvero, la cura dell'intero.
Arioli, A., Interconnessioni: il lavoro educativo e la cura dell'intero, Educatori e pedagogisti. Senso dell'agire educativo e riconoscimento professionale, Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A., Trento 2018: 55-71 [http://hdl.handle.net/10807/121304]
Interconnessioni: il lavoro educativo e la cura dell'intero
Arioli, Antonella
2018
Abstract
Al di là del settore e del contesto in cui opera, nessun educatore può considerarsi una monade. Il suo lavoro comporta inevitabilmente che si relazioni con professionisti dai profili multiformi, nei confronti dei quali egli deve porsi "ad armi pari", al fine di non essere fagogitato all'interno di impostazioni che non sono pertinenti al proprio statuto epistemologico. Il pericolo di frammentarietà può essere scongiurato se il professionista dell'educazione riesce a tracciare i confini del proprio agire e, dunque, se riesce a individuare e a preservare ciò che identifica lo specifico pedagogico: ovvero, la cura dell'intero.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.