Il saggio si concentra sull'apertura alla progettualità e alla speranza come tensione utopica sottesa all'educazione. Chi educa si assume infatti la responsabilità e il compito di prefigurare al soggetto in crescita inesplorate possibilità evolutive. Questo senza perdere un sano senso di realtà che richiama alla presenza di limiti e condizionamenti di cui tenere conto (radicamento), affinché l'impresa educativa non si identifichi con un'incosciente e certo investimento fallimentare.
Musi, E., A un passo dall'impossibile: l'educazione tra radicamento e utopia, in Vanna Ior, V. I. (ed.), Educatori e pedagogisti. Senso dell'agire educativo e riconoscimento professionale, Erickson, Trento 2018: 2018 111- 130 [http://hdl.handle.net/10807/121154]
A un passo dall'impossibile: l'educazione tra radicamento e utopia
Musi, Elisabetta
2018
Abstract
Il saggio si concentra sull'apertura alla progettualità e alla speranza come tensione utopica sottesa all'educazione. Chi educa si assume infatti la responsabilità e il compito di prefigurare al soggetto in crescita inesplorate possibilità evolutive. Questo senza perdere un sano senso di realtà che richiama alla presenza di limiti e condizionamenti di cui tenere conto (radicamento), affinché l'impresa educativa non si identifichi con un'incosciente e certo investimento fallimentare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.