Green jobs. Scuola, lavoro, università

La pedagogia può fornire un prezioso contributo riflessivo nel complesso quadro dell’orientamento e delle professioni. Ciò anche in riferimento all’entrata in vigore della nuova legge di riforma n.107/2015 che, dal comma 33 al comma 44, introduce l’obbligo di alternanza scuola lavoro per tutti gli alunni dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado con l’obiettivo di orientare e sostenere un ingresso consapevole degli stessi nel contesto lavorativo. In Italia è ben rilevabile la difficoltà a conseguire standard apprezzabili di istruzione, restano elevati i tassi di disoccupazione giovanile, la dispersione scolastica continua a configurarsi come un fenomeno preoccupante. A tal proposito l’Unione Europea ha fissato alcuni obiettivi sui livelli di istruzione della popolazione che nel nostro Paese non sono stati ancora tutti raggiunti. In questo scenario si colloca la legge di riforma sull'alternanza scuola-lavoro quale percorso innovativo che può fornire ai giovani un quadro ampio del significato di lavoro e contribuire a preparare il loro inserimento nell’attuale mercato occupazionale. Senza alcuna pretesa di esaustività, il contributo si articola in tre parti. La prima è dedicata ad introdurre alcuni riferimenti riguardanti la responsabilità intergenerazionale, la persona e l’impresa, questioni emblematiche sul tema in oggetto del saggio. La seconda parte prospetta un’esperienza progettuale dedicata all’alternanza scuola-lavoro che muove dall’intenzione di supportare i mutamenti del paradigma scolastico richiesti agli istituti superiori, mettendo a sistema un modello di alternanza scuola-lavoro-università che realmente accompagni lo studente verso la sua maturità culturale e di orientamento professionale e personale. La terza porta l’attenzione sui green jobs delineandone l’attualità alla luce dei più recenti orientamenti del mercato occupazionale.