L'attenzione e la sensibilità verso i problemi legati all'alimentazione sono oggi al centro di rilevanti dibattiti scientifici, nella consapevolezza della stretta correlazione tra nutrizione e qualità della vita. Il contributo, senza pretesa di esaustività, intende porre a tema una riflessione sul cibo come generatore di buone pratiche che promuovano l’humanum e ne arricchiscano l’ identità. Riconoscere al cibo le sue valenze salutistiche, culturali ed affettive significa veicolare la trasmissione dei saperi fra le generazioni e coltivare valori di affettività, convivialità, reciproca conoscenza, scoperta delle differenze. La consapevolezza che nell’infanzia si impostino e consolidino le abitudini alimentari di ciascuno impone alla scuola un ruolo determinante nella promozione di corretti stili di vita. Nello specifico, il momento del pasto può configurare per gli alunni un’importante occasione, oltre che di educazione alimentare, di socialità e condivisione ed essere legato ad esperienze di dono, in rete con le strutture caritative presenti sul territorio, nel segno di un nuovo abitare sostenibile e di un uso sociale delle competenze, per la promozione di comportamenti responsabili. Alimentare la sostenibilità educativa a scuola chiama in causa, tra le altre, le sfide della circular economy, la qualità dell’aria e dell’acqua, la difesa della biodiversità e la food safety.
Bornatici, S., Mens sana. Alimentare la sostenibilità educativa a scuola, in Parricchi M, P. M. (ed.), Educazione al benessere: cibo, corporeità, relazioni, Zeroseiup, Bergamo 2018: 69- 74 [http://hdl.handle.net/10807/120594]
Mens sana. Alimentare la sostenibilità educativa a scuola
Bornatici, Sara
2018
Abstract
L'attenzione e la sensibilità verso i problemi legati all'alimentazione sono oggi al centro di rilevanti dibattiti scientifici, nella consapevolezza della stretta correlazione tra nutrizione e qualità della vita. Il contributo, senza pretesa di esaustività, intende porre a tema una riflessione sul cibo come generatore di buone pratiche che promuovano l’humanum e ne arricchiscano l’ identità. Riconoscere al cibo le sue valenze salutistiche, culturali ed affettive significa veicolare la trasmissione dei saperi fra le generazioni e coltivare valori di affettività, convivialità, reciproca conoscenza, scoperta delle differenze. La consapevolezza che nell’infanzia si impostino e consolidino le abitudini alimentari di ciascuno impone alla scuola un ruolo determinante nella promozione di corretti stili di vita. Nello specifico, il momento del pasto può configurare per gli alunni un’importante occasione, oltre che di educazione alimentare, di socialità e condivisione ed essere legato ad esperienze di dono, in rete con le strutture caritative presenti sul territorio, nel segno di un nuovo abitare sostenibile e di un uso sociale delle competenze, per la promozione di comportamenti responsabili. Alimentare la sostenibilità educativa a scuola chiama in causa, tra le altre, le sfide della circular economy, la qualità dell’aria e dell’acqua, la difesa della biodiversità e la food safety.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.