I bambini sono uguali agli adulti, cioè considerano le azioni manifeste come espressione degli stati interni di chi agisce, o sono profondamente diversi? In questo libro Maria Legerstee esamina una delle questioni più affascinanti e più dibattute nell'ambito della comprensione sociale infantile. Protagonisti sono i bambini nel corso del primo anno di vita e le modalità con cui iniziano a pensare agli altri, i loro sentimenti, emozioni e intenzioni. Attingendo a una vasta gamma di lavori di ricerca e di teorie evolutive. Maria Legerstee sostiene che i bambini possiedono, alla nascita, una comprensione innata delle altre persone, attivata attraverso emozioni simpatetiche. L'autrice mette in discussione l'idea che i bambini si avvalgano di parametri fisici - come la contingenza e il movimento - per distinguere le persone dagli oggetti e rifiuta l'ipotesi secondo cui essi vedono gli altri come creature meccaniche prima di concepirli come esseri psicologici. Sostiene in modo convincente che i bambini sono in grado di interagire con gli altri prima dell'acquisizione del linguaggio, in quanto possiedono una primitiva "teoria della mente" di natura prelinguistica. Il volume fornisce un'agevole e preziosa sintesi del pensiero attuale sullo sviluppo cognitivo e sociale precoce e sulle origini della teoria della mente.
Sempio Liverta, O., Marchetti, A. (eds.), La comprensione sociale precoce, Cortina, Milano 2007: 252 [http://hdl.handle.net/10807/12047]
La comprensione sociale precoce
Sempio Liverta, Olga;Marchetti, Antonella
2007
Abstract
I bambini sono uguali agli adulti, cioè considerano le azioni manifeste come espressione degli stati interni di chi agisce, o sono profondamente diversi? In questo libro Maria Legerstee esamina una delle questioni più affascinanti e più dibattute nell'ambito della comprensione sociale infantile. Protagonisti sono i bambini nel corso del primo anno di vita e le modalità con cui iniziano a pensare agli altri, i loro sentimenti, emozioni e intenzioni. Attingendo a una vasta gamma di lavori di ricerca e di teorie evolutive. Maria Legerstee sostiene che i bambini possiedono, alla nascita, una comprensione innata delle altre persone, attivata attraverso emozioni simpatetiche. L'autrice mette in discussione l'idea che i bambini si avvalgano di parametri fisici - come la contingenza e il movimento - per distinguere le persone dagli oggetti e rifiuta l'ipotesi secondo cui essi vedono gli altri come creature meccaniche prima di concepirli come esseri psicologici. Sostiene in modo convincente che i bambini sono in grado di interagire con gli altri prima dell'acquisizione del linguaggio, in quanto possiedono una primitiva "teoria della mente" di natura prelinguistica. Il volume fornisce un'agevole e preziosa sintesi del pensiero attuale sullo sviluppo cognitivo e sociale precoce e sulle origini della teoria della mente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.