Il capitolo affronta la questione dello scollamento tra nuove generazioni, rappresentanza sociale e offerta politica attuale. Uno scollamento allo stesso tempo causa e conseguenza della discrasia tra giovani e mercato del lavoro, ma ancor più in generale dell’indebolimento del ruolo delle nuove generazioni nei processi di crescita economica, sociale e culturale del paese. Come viene sottolineato in tale capitolo, da un lato l’Italia ha bisogno di giovani più di quanto non riesca (per molti motivi intrecciati) a dimostrare, d’altro lato i giovani stessi hanno bisogno di mettersi alla prova e di esercitare un proprio impatto sulla realtà più di quanto riescano nei fatti a esprimere. L’esito, come documentano i dati, è una crescita di disillusione e sfiducia nei confronti della politica e della classe dirigente in generale. Eppure nei giovani stessi è forte la consapevolezza che i singoli abbandonati a se stessi possano solo difendersi e adattarsi al ribasso rispetto alle difficoltà del presente e ai grandi cambiamenti nella società e nel mondo del lavoro. Emerge, infatti, una grande domanda di rappresentanza collettiva e di azione politica in grado di migliorare le opportunità delle nuove generazioni, ma sindacati e partiti attuali sembrano non in grado, per i giovani intervistati, di fornire risposte credibili e convincenti. Nell’attesa dominano confusione e disillusione.
Bonanomi, A., Migliavacca, M., Rosina, A., Domanda di rappresentanza e orientamento politico, in Istituto Giuseppe Toniol, I. G. T. (ed.), La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2018, Mulino, Bologna 2018: 2018 109- 136 [http://hdl.handle.net/10807/120171]
Domanda di rappresentanza e orientamento politico
Bonanomi, Andrea
Primo
;Migliavacca, MauroSecondo
;Rosina, AlessandroUltimo
2018
Abstract
Il capitolo affronta la questione dello scollamento tra nuove generazioni, rappresentanza sociale e offerta politica attuale. Uno scollamento allo stesso tempo causa e conseguenza della discrasia tra giovani e mercato del lavoro, ma ancor più in generale dell’indebolimento del ruolo delle nuove generazioni nei processi di crescita economica, sociale e culturale del paese. Come viene sottolineato in tale capitolo, da un lato l’Italia ha bisogno di giovani più di quanto non riesca (per molti motivi intrecciati) a dimostrare, d’altro lato i giovani stessi hanno bisogno di mettersi alla prova e di esercitare un proprio impatto sulla realtà più di quanto riescano nei fatti a esprimere. L’esito, come documentano i dati, è una crescita di disillusione e sfiducia nei confronti della politica e della classe dirigente in generale. Eppure nei giovani stessi è forte la consapevolezza che i singoli abbandonati a se stessi possano solo difendersi e adattarsi al ribasso rispetto alle difficoltà del presente e ai grandi cambiamenti nella società e nel mondo del lavoro. Emerge, infatti, una grande domanda di rappresentanza collettiva e di azione politica in grado di migliorare le opportunità delle nuove generazioni, ma sindacati e partiti attuali sembrano non in grado, per i giovani intervistati, di fornire risposte credibili e convincenti. Nell’attesa dominano confusione e disillusione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.