Il contributo sottopone a critica l’idea tradizionale secondo cui gli effetti della pena applicata post delictum, in termini di prevenzione generale e speciale, andrebbero dislocati, eludendo ogni verifica empirica, nell’incertezza del futuro: modello al quale viene contrapposto quello di una risposta al reato che venga a costituire hic et nunc, attraverso i suoi stessi contenuti, un fatto significativo sul terreno della prevenzione: specie con riguardo all’esigenza di comporre la frattura che il reato rappresenta nel rapporto dell’autore con l’eventuale vittima e con l’intera società. Si fa valere in questo senso come il fulcro della prevenzione – ferma la necessità di una strategia politico-criminale interdisciplinare (invero del tutto carente) e di un serio contrasto delle utilità derivanti da reato – vada ricercato nella capacità dell’ordinamento giuridico di mantenere elevata tra i consociati, anche attraverso le norme penali, l’adesione alla legalità per scelta personale: riconoscendo di conseguenza l’art. 27, terzo comma, della Costituzione come norma strategica del sistema sanzionatorio penale, secondo la prospettiva di una prevenzione generale reintegratrice. Su questa base, vengono delineate proposte concrete per una ridefinizione di tale sistema che assuma caratteristiche progettuali, in luogo della logica retributiva di una pena misurata. Con specifica attenzione anche per l’ambito, non di rado negletto, delle sanzioni che resteranno detentive, onde evitare, pure rispetto ai casi più gravi, ambiti di disinteresse circa la possibilità del recupero, che si risolverebbero in una perdita di chance preventive per l’intero ordinamento. Sono formulate, inoltre, alcune linee guida per la delimitazione in senso garantistico dell’intervento sanzionatorio in materia penale e per la rivitalizzazione, nel medesimo ambito, di un corretto rapporto tra previsioni legislative e competenza giudiziaria.
Eusebi, L., "Gestire" il fatto di reato. Prospettive incerte di affrancamento dalla pena "ritorsione", in Paliero, C., Viganò, F., Basile, F., Gatta, G. (ed.), La pena, ancora: fra attualità e tradizione. Studi in onore di Emilio Dolcini, Giuffrè Editore, Milano 2018: 223- 250 [http://hdl.handle.net/10807/119047]
"Gestire" il fatto di reato. Prospettive incerte di affrancamento dalla pena "ritorsione"
Eusebi, Luciano
2018
Abstract
Il contributo sottopone a critica l’idea tradizionale secondo cui gli effetti della pena applicata post delictum, in termini di prevenzione generale e speciale, andrebbero dislocati, eludendo ogni verifica empirica, nell’incertezza del futuro: modello al quale viene contrapposto quello di una risposta al reato che venga a costituire hic et nunc, attraverso i suoi stessi contenuti, un fatto significativo sul terreno della prevenzione: specie con riguardo all’esigenza di comporre la frattura che il reato rappresenta nel rapporto dell’autore con l’eventuale vittima e con l’intera società. Si fa valere in questo senso come il fulcro della prevenzione – ferma la necessità di una strategia politico-criminale interdisciplinare (invero del tutto carente) e di un serio contrasto delle utilità derivanti da reato – vada ricercato nella capacità dell’ordinamento giuridico di mantenere elevata tra i consociati, anche attraverso le norme penali, l’adesione alla legalità per scelta personale: riconoscendo di conseguenza l’art. 27, terzo comma, della Costituzione come norma strategica del sistema sanzionatorio penale, secondo la prospettiva di una prevenzione generale reintegratrice. Su questa base, vengono delineate proposte concrete per una ridefinizione di tale sistema che assuma caratteristiche progettuali, in luogo della logica retributiva di una pena misurata. Con specifica attenzione anche per l’ambito, non di rado negletto, delle sanzioni che resteranno detentive, onde evitare, pure rispetto ai casi più gravi, ambiti di disinteresse circa la possibilità del recupero, che si risolverebbero in una perdita di chance preventive per l’intero ordinamento. Sono formulate, inoltre, alcune linee guida per la delimitazione in senso garantistico dell’intervento sanzionatorio in materia penale e per la rivitalizzazione, nel medesimo ambito, di un corretto rapporto tra previsioni legislative e competenza giudiziaria.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2018 eusebi - scritti Dolcini - gestire il fatto di reato.pdf
non disponibili
Tipologia file ?:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Non specificato
Dimensione
178.34 kB
Formato
Unknown
|
178.34 kB | Unknown | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.