L’evoluzione della televisione di questi anni non è solo un processo tecnologico, ma riguarda più in generale quella che viene definita la “cultura convergente” (Jenkins 2007): una tendenza tipica della nostra era è considerare i media non come strumenti ma come ambienti nei quali i soggetti/consumatori sono immersi . Siamo cioè di fronte a cambiamento nei percorsi di produzione, ri-produzione, consumo di prodotti audiovisivi e alla crescita di una nuova audience, frutto di nuove forme non lineari di fruizione, di processi di rimediazione di pratiche tradizionali (Jenkins 2007), di dinamiche identitarie fondate sulla gestione e condivisione di contenuti mediali e autoprodotti. Tali pratiche si inseriscono in un processo di trasformazione del rapporto tra sistema produttivo e processi di consumo. L'avvento delle ICTs e della Comunicazione Mediata dal Computer (CMC) ha visto screscere la tendenza a identificare nel consumatore un soggetto attivo, da etichettare con nuove parole e termini come quello di prosumer (produttore+consumatore) (Aroldi 2010). In questa più generale processo di complessificazione del rapporto tra produzione e consumo, un ruolo centrale hanno quei servizi online che associano la produzione/fruizione di contenuti digitali (preesistenti o inediti) a pratiche di socialità e comunicazione interpersonale (Murru 2010). In particolare, i Social Network Sites sono luoghi dove i consumatori metto in scena l'esperienza del proprio mondo di consumo televisivo: ciò forma le condizione per la costruzione di forme di memoria di consumo personali e di gruppo (Pasquali, Scifo e Vittadini 2010) e di forme identitarie singole e collettive, a partire dai contenuti mediali prodotti e consumati (Bruns 2007). In questo gioco sociale di condivisione online di contenuti televisivi e commenti, i broadcaster cercano di avere un proprio ruolo, ma non senza difficoltà: le regole non scritte, fluide, continuamente riscritte in alcuni casi mal si adattano alle logiche interne dei soggetti editoriali istituzionali e aziendali.

Carlo, S., Logiche produttive e trasformazioni dei consumi, tra minacce e nuovi modelli di business, in Colombo, F. (ed.), Social TV. Produzione, esperienza e valore nell'era digitale, Egea, Milano 2015: 43- 69 [http://hdl.handle.net/10807/117116]

Logiche produttive e trasformazioni dei consumi, tra minacce e nuovi modelli di business

Carlo, Simone
2015

Abstract

L’evoluzione della televisione di questi anni non è solo un processo tecnologico, ma riguarda più in generale quella che viene definita la “cultura convergente” (Jenkins 2007): una tendenza tipica della nostra era è considerare i media non come strumenti ma come ambienti nei quali i soggetti/consumatori sono immersi . Siamo cioè di fronte a cambiamento nei percorsi di produzione, ri-produzione, consumo di prodotti audiovisivi e alla crescita di una nuova audience, frutto di nuove forme non lineari di fruizione, di processi di rimediazione di pratiche tradizionali (Jenkins 2007), di dinamiche identitarie fondate sulla gestione e condivisione di contenuti mediali e autoprodotti. Tali pratiche si inseriscono in un processo di trasformazione del rapporto tra sistema produttivo e processi di consumo. L'avvento delle ICTs e della Comunicazione Mediata dal Computer (CMC) ha visto screscere la tendenza a identificare nel consumatore un soggetto attivo, da etichettare con nuove parole e termini come quello di prosumer (produttore+consumatore) (Aroldi 2010). In questa più generale processo di complessificazione del rapporto tra produzione e consumo, un ruolo centrale hanno quei servizi online che associano la produzione/fruizione di contenuti digitali (preesistenti o inediti) a pratiche di socialità e comunicazione interpersonale (Murru 2010). In particolare, i Social Network Sites sono luoghi dove i consumatori metto in scena l'esperienza del proprio mondo di consumo televisivo: ciò forma le condizione per la costruzione di forme di memoria di consumo personali e di gruppo (Pasquali, Scifo e Vittadini 2010) e di forme identitarie singole e collettive, a partire dai contenuti mediali prodotti e consumati (Bruns 2007). In questo gioco sociale di condivisione online di contenuti televisivi e commenti, i broadcaster cercano di avere un proprio ruolo, ma non senza difficoltà: le regole non scritte, fluide, continuamente riscritte in alcuni casi mal si adattano alle logiche interne dei soggetti editoriali istituzionali e aziendali.
2015
Italiano
Social TV. Produzione, esperienza e valore nell'era digitale
9788823844698
Egea
Carlo, S., Logiche produttive e trasformazioni dei consumi, tra minacce e nuovi modelli di business, in Colombo, F. (ed.), Social TV. Produzione, esperienza e valore nell'era digitale, Egea, Milano 2015: 43- 69 [http://hdl.handle.net/10807/117116]
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10807/117116
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact