In questo saggio si vuole indagare il principio sotto il quale è possibile raccogliere le caratteristiche comuni dei testi pionieristici del postmodernismo, attraverso l’immagine che ne hanno dato i ricercatori arabi. La “perdita di centralità” non pare essere una “condizione” postmoderna, bensì fine e punto di arrivo del tentativo compiuto da Ihab Hassan – e altri come lui – di definire il postmodernismo. Questi tentativi mostrano che non c’è incapacità a trovare una definizione, ma una volontà e una strategia epistemologica precise per non farlo. Il postmodernismo, infatti, non si sforza soltanto di abbattere il dominio del “centro”, ma anche ogni possibilità che ne compaia uno nuovo. Solo la completa sparizione del centro può garantire, infatti, che non si faccia ritorno ai margini. In questo saggio, perciò, si offre una nuova lettura del postmodernismo, partendo dal presupposto che l’opposizione fra modernismo e postmodernismo sia in realtà un’opposizione fittizia, essendo il postmodernismo solo uno sforzo continuo di allargare il cerchio ristretto di un determinato valore estetico o epistemologico, spostandosi dal cerchio dell’esistenza a quello dell’essere.
Eissa, F. W., Mā ba'da al-ḥadāṯa: min ḍīq al-wujūd ilā ittisā' al-kaynūna (ما بعد الحداثة: من ضيق الوجود إلى اتساع الكينونة), in Barrāda, M., Faḍl, Ṣ., Dūma, Ḫ., Fārūq, W., Fī al-riwāya al-'arabiyya (في الرواية العربية), Almutawassit Books, MILANO/BAGHDAD 2018: 89-130 [https://hdl.handle.net/10807/116903]
Mā ba'da al-ḥadāṯa: min ḍīq al-wujūd ilā ittisā' al-kaynūna (ما بعد الحداثة: من ضيق الوجود إلى اتساع الكينونة)
Eissa, Farouq Wael
2018
Abstract
In questo saggio si vuole indagare il principio sotto il quale è possibile raccogliere le caratteristiche comuni dei testi pionieristici del postmodernismo, attraverso l’immagine che ne hanno dato i ricercatori arabi. La “perdita di centralità” non pare essere una “condizione” postmoderna, bensì fine e punto di arrivo del tentativo compiuto da Ihab Hassan – e altri come lui – di definire il postmodernismo. Questi tentativi mostrano che non c’è incapacità a trovare una definizione, ma una volontà e una strategia epistemologica precise per non farlo. Il postmodernismo, infatti, non si sforza soltanto di abbattere il dominio del “centro”, ma anche ogni possibilità che ne compaia uno nuovo. Solo la completa sparizione del centro può garantire, infatti, che non si faccia ritorno ai margini. In questo saggio, perciò, si offre una nuova lettura del postmodernismo, partendo dal presupposto che l’opposizione fra modernismo e postmodernismo sia in realtà un’opposizione fittizia, essendo il postmodernismo solo uno sforzo continuo di allargare il cerchio ristretto di un determinato valore estetico o epistemologico, spostandosi dal cerchio dell’esistenza a quello dell’essere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.