Il volume raccoglie i saggi selezionati attraverso una call for paper riservata ai giovani ricercatori, in continuità con una tradizione ormai consolidata di “Sociologia del lavoro”. Nella parte introduttiva il volume ospita due saggi “su invito”, scritti da autorevoli studiosi, che rileggono la condizione lavorativa dei giovani in due tra i Paesi europei in cui essa si presenta più preoccupante: Italia e Spagna. Una scelta che vuole simboleggiare il “passaggio di consegne” tra la generazione cui si deve l’istituzionalizzazione della sociologia del lavoro in Italia e in Spagna e la generazione che, raccogliendone il testimone, dovrà presidiare lo studio del lavoro, in tutte le sue declinazioni, nel prossimo futuro. Quanto ai saggi a firma dei giovani studiosi, nella loro eterogeneità, offrono un significativo spaccato degli interessi e delle metodologie di ricerca privilegiati dalle nuove leve di ricercatori italiani e spagnoli. Dalla loro lettura complessiva, due aspetti emergono con particolare evidenza, tanto da poter essere interpretati come un “segno dei tempi”. Il primo riflette il dato autobiografico di studiosi che hanno vissuto la transizione all’età attiva in una fase segnata da processi di profonda trasformazione del mercato del lavoro che, nel loro complesso, hanno accentuato i rischi di marginalità lavorativa e sociale. Infatti i saggi, pur riferiti a contesti territoriali diversi, parlano di giovani che non studiano né lavorano, o costretti a emigrare, oltre che di iniziative e politiche mirate a ridurre la disoccupazione e favorire la riattivazione di risorse umane escluse e fragilizzate. Il secondo aspetto, trasversale a tutti i saggi, riguarda l’attenzione al tema delle disuguaglianze sociali: per questi giovani della società “post-post-moderna”, che sperimentano in prima persona il confronto con le logiche selettive e non di rado escludenti che la contraddistinguono, tale attenzione sembrerebbe costituire una sensibilità per certi versi innata. Un fardello, certamente, in molti casi, dal punto di vista esistenziale, ma anche una formidabile risorsa per chi si accinge a svolgere il lavoro di ricercatore.

Barabaschi, B., Caballer Tarazona, M., Zanfrini, L. (eds.), Il lavoro negli scritti di giovani italiani e spagnoli, <<SOCIOLOGIA DEL LAVORO>>, 2018; 2018: (149): 208 [http://hdl.handle.net/10807/116587]

Il lavoro negli scritti di giovani italiani e spagnoli

Barabaschi, Barbara
;
Zanfrini, Laura
2018

Abstract

Il volume raccoglie i saggi selezionati attraverso una call for paper riservata ai giovani ricercatori, in continuità con una tradizione ormai consolidata di “Sociologia del lavoro”. Nella parte introduttiva il volume ospita due saggi “su invito”, scritti da autorevoli studiosi, che rileggono la condizione lavorativa dei giovani in due tra i Paesi europei in cui essa si presenta più preoccupante: Italia e Spagna. Una scelta che vuole simboleggiare il “passaggio di consegne” tra la generazione cui si deve l’istituzionalizzazione della sociologia del lavoro in Italia e in Spagna e la generazione che, raccogliendone il testimone, dovrà presidiare lo studio del lavoro, in tutte le sue declinazioni, nel prossimo futuro. Quanto ai saggi a firma dei giovani studiosi, nella loro eterogeneità, offrono un significativo spaccato degli interessi e delle metodologie di ricerca privilegiati dalle nuove leve di ricercatori italiani e spagnoli. Dalla loro lettura complessiva, due aspetti emergono con particolare evidenza, tanto da poter essere interpretati come un “segno dei tempi”. Il primo riflette il dato autobiografico di studiosi che hanno vissuto la transizione all’età attiva in una fase segnata da processi di profonda trasformazione del mercato del lavoro che, nel loro complesso, hanno accentuato i rischi di marginalità lavorativa e sociale. Infatti i saggi, pur riferiti a contesti territoriali diversi, parlano di giovani che non studiano né lavorano, o costretti a emigrare, oltre che di iniziative e politiche mirate a ridurre la disoccupazione e favorire la riattivazione di risorse umane escluse e fragilizzate. Il secondo aspetto, trasversale a tutti i saggi, riguarda l’attenzione al tema delle disuguaglianze sociali: per questi giovani della società “post-post-moderna”, che sperimentano in prima persona il confronto con le logiche selettive e non di rado escludenti che la contraddistinguono, tale attenzione sembrerebbe costituire una sensibilità per certi versi innata. Un fardello, certamente, in molti casi, dal punto di vista esistenziale, ma anche una formidabile risorsa per chi si accinge a svolgere il lavoro di ricercatore.
2018
Italiano
Inglese
Spagnolo
Barabaschi, B., Caballer Tarazona, M., Zanfrini, L. (eds.), Il lavoro negli scritti di giovani italiani e spagnoli, <<SOCIOLOGIA DEL LAVORO>>, 2018; 2018: (149): 208 [http://hdl.handle.net/10807/116587]
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