La finanza è al centro del dibattito economico degli ultimi anni per diverse ragioni. La prima, e la più ovvia, è legata alla sua dimensione nell’economia moderna: dal dopoguerra ad oggi, essa è stata il settore col maggior grado di espansione nei paesi industrializzati. L’interrogativo sul perché ciò sia avvenuto e sulle sue ricadute in termini di costi-benefici per la società è ancora aperto, dal momento che l’assunto che collegava la crescita economica a quella dei servizi finanziari non è così solido come un tempo sembrava. Pertanto, la questione se vi sia troppa finanza è ancora irrisolta anche se, nell’affrontare il tema, molti studi evidenziano una rapida diminuzione dei benefici sociali una volta raggiunto il grado più evoluto di sviluppo dei mercati finanziari. La seconda ragione di dibattito sulla finanza è insita nella sua funzione di intermediazione tra risparmio e investimento, che la pone al centro dell’economia moderna. Il corretto funzionamento dei mercati finanziari è il tema di fondamentale interesse sia per il legislatore sia per gli studiosi. Per lungo tempo, si è ritenuto sufficiente assumere che i mercati finanziari fossero dotati di un’autonoma capacità di autoregolarsi in maniera efficiente, così da allocare correttamente gli investimenti, lasciando gli aspetti dell’etica ai margini della discussione.
Del Giudice, A., La finanza sociale e i social impact bond, in Prof. G. Colomb, P. G. C. (ed.), Educati alla Misericordia, Vita e Pensiero Pubblic University:Largo Gemelli 1, I 20123 Milan Italy:011 39 02 72342310, 011 39 2 72342370, EMAIL: redazione.vp@unicatt.it, Fax: 011 39 02 72342974, Milano 2017: 183- 187 [http://hdl.handle.net/10807/116564]
La finanza sociale e i social impact bond
Del Giudice, AlfonsoPrimo
2017
Abstract
La finanza è al centro del dibattito economico degli ultimi anni per diverse ragioni. La prima, e la più ovvia, è legata alla sua dimensione nell’economia moderna: dal dopoguerra ad oggi, essa è stata il settore col maggior grado di espansione nei paesi industrializzati. L’interrogativo sul perché ciò sia avvenuto e sulle sue ricadute in termini di costi-benefici per la società è ancora aperto, dal momento che l’assunto che collegava la crescita economica a quella dei servizi finanziari non è così solido come un tempo sembrava. Pertanto, la questione se vi sia troppa finanza è ancora irrisolta anche se, nell’affrontare il tema, molti studi evidenziano una rapida diminuzione dei benefici sociali una volta raggiunto il grado più evoluto di sviluppo dei mercati finanziari. La seconda ragione di dibattito sulla finanza è insita nella sua funzione di intermediazione tra risparmio e investimento, che la pone al centro dell’economia moderna. Il corretto funzionamento dei mercati finanziari è il tema di fondamentale interesse sia per il legislatore sia per gli studiosi. Per lungo tempo, si è ritenuto sufficiente assumere che i mercati finanziari fossero dotati di un’autonoma capacità di autoregolarsi in maniera efficiente, così da allocare correttamente gli investimenti, lasciando gli aspetti dell’etica ai margini della discussione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.