La Biblioteca Ambrosiana si distingue nel panorama delle raccolte storiche italiane anche per la felice coincidenza tra la storia della sua fondazione e la storia della prima diffusione della nuova scienza copernicana. È così che entro uno dei suoi principali nuclei librari, quello legato al nome di Giovan Vincenzo Pinelli, si trovano preziosi manoscritti di interesse scientifico. Affidati da Galileo alla dimora padovana dell’illustre mecenate, entro il 1609 alcuni significativi scritti (ad es. il Compasso geometrico o il Trattato delle fortificazioni) transitarono nella raccolta di Federico Borromeo, a sua volta appassionato di astronomia e interlocutore di scienziati.
Ferro, R., I manoscritti galileiani della Biblioteca Ambrosiana, in Bellini, E., Rocca, A. (ed.), Nell'età di Galileo. Milano, l'Ambrosiana e la nuova scienza, Biblioteca Ambrosiana-Bulzoni Editore, Milano - Roma 2017: 169- 188 [http://hdl.handle.net/10807/115985]
I manoscritti galileiani della Biblioteca Ambrosiana
Ferro, RobertaPrimo
Writing – Original Draft Preparation
2017
Abstract
La Biblioteca Ambrosiana si distingue nel panorama delle raccolte storiche italiane anche per la felice coincidenza tra la storia della sua fondazione e la storia della prima diffusione della nuova scienza copernicana. È così che entro uno dei suoi principali nuclei librari, quello legato al nome di Giovan Vincenzo Pinelli, si trovano preziosi manoscritti di interesse scientifico. Affidati da Galileo alla dimora padovana dell’illustre mecenate, entro il 1609 alcuni significativi scritti (ad es. il Compasso geometrico o il Trattato delle fortificazioni) transitarono nella raccolta di Federico Borromeo, a sua volta appassionato di astronomia e interlocutore di scienziati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.