In uno scenario che taluni studiosi definiscono “la società dei diseguali”, educare allo sviluppo è un luogo di decisioni e di azioni in cui deve essere particolarmente intenso per gli abitanti del pianeta il bisogno di percepirsi stabilmente appartenenti a un corpo attivo e significativo. La rilevanza riconosciuta oggi all’economia del capitale umano, tra molte controversie, deve tradursi in competenze come bene comune ovvero in incremento di dignità e di valore, in progettazione pedagogica competente ovvero opportunità di intrapresa su scala intergenerazionale. Un’ecologia integrale è fatta di reti comunitarie e di gesti quotidiani attraverso i quali spezziamo la logica della violenza, dello sfruttamento delle risorse naturali e delle persone. Interpretazioni conflittuali segnano oggi le finalità e i metodi del fare impresa. In questa luce, il lavoro precario e a basso costo minaccia alle fondamenta le prospettive di un futuro dell’umanità. Tutto è connesso: emergenze climatiche, sfide nella redistribuzione della ricchezza, cultura dello scarto. Nonostante rilevanti difficoltà, fare impresa - senza rassegnarsi alle società dei diseguali - per educare allo sviluppo umano è oggi una prospettiva di azione e di ricerca a cui siamo chiamati a non sottrarci.
Malavasi, P., Ecologia integrale, educazione allo sviluppo, fare impresa, in Ulivieri, S., Binanti, L., Colazzo, S., Piccinno, M. (ed.), Scuola Democrazia Educazione. Formare ad una nuova società della conoscenza e della solidarietà., Pensa MultiMedia, Lecce - Rovato (BS) 2018: 51- 60 [http://hdl.handle.net/10807/115513]
Ecologia integrale, educazione allo sviluppo, fare impresa
Malavasi, Pierluigi
2018
Abstract
In uno scenario che taluni studiosi definiscono “la società dei diseguali”, educare allo sviluppo è un luogo di decisioni e di azioni in cui deve essere particolarmente intenso per gli abitanti del pianeta il bisogno di percepirsi stabilmente appartenenti a un corpo attivo e significativo. La rilevanza riconosciuta oggi all’economia del capitale umano, tra molte controversie, deve tradursi in competenze come bene comune ovvero in incremento di dignità e di valore, in progettazione pedagogica competente ovvero opportunità di intrapresa su scala intergenerazionale. Un’ecologia integrale è fatta di reti comunitarie e di gesti quotidiani attraverso i quali spezziamo la logica della violenza, dello sfruttamento delle risorse naturali e delle persone. Interpretazioni conflittuali segnano oggi le finalità e i metodi del fare impresa. In questa luce, il lavoro precario e a basso costo minaccia alle fondamenta le prospettive di un futuro dell’umanità. Tutto è connesso: emergenze climatiche, sfide nella redistribuzione della ricchezza, cultura dello scarto. Nonostante rilevanti difficoltà, fare impresa - senza rassegnarsi alle società dei diseguali - per educare allo sviluppo umano è oggi una prospettiva di azione e di ricerca a cui siamo chiamati a non sottrarci.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.