Il presente contributo pone al centro dell’attenzione i ragazzi e le ragazze, figli di famiglie immigrate, che frequentano le scuole medie inferiori in Italia. Stiamo, quindi, parlando di ragazzi di seconda generazione in senso lato ovvero dei cosiddetti nuovi italiani (Granata, 2011).critiche e opposizioni nette. L’iniziativa «Garantire pari opportunità nella scelta dei percorsi scolastici» mira a verificare se una serie di interventi strategici a favore di studenti appartenenti a famiglie immigrate possa costituirsi come efficace azione di discriminazione positiva che consenta di contrastare la segregazione formativa (cfr. Besozzi, Colombo, Santagati, 2009) e di promuovere il successo nei percorsi scolastici successivi alla scuola media inferiore, sviluppando livelli adeguati di padronanza della lingua italiana, orientando e sostenendo scelte formative “ambiziose” e accompagnando l’implementazione di competenze individuali e sociali fondamentali per la riuscita scolastica.
Premoli, S., Discriminazioni positive per affermare diritti. Il caso del progetto «Garantire pari opportunità nella scelta dei percorsi scolastici», in Ulivieri, S., Binanti, L., Colazzo, S., Piccinno M, P. M., Scuola Democrazia Educazione. Formare ad una nuova società della conoscenza e della solidarietà, Pensa Multimedia Editore S.r.l., Lecce - Brescia 2018: 129-134 [http://hdl.handle.net/10807/115282]
Discriminazioni positive per affermare diritti. Il caso del progetto «Garantire pari opportunità nella scelta dei percorsi scolastici»
Premoli, Silvio
2018
Abstract
Il presente contributo pone al centro dell’attenzione i ragazzi e le ragazze, figli di famiglie immigrate, che frequentano le scuole medie inferiori in Italia. Stiamo, quindi, parlando di ragazzi di seconda generazione in senso lato ovvero dei cosiddetti nuovi italiani (Granata, 2011).critiche e opposizioni nette. L’iniziativa «Garantire pari opportunità nella scelta dei percorsi scolastici» mira a verificare se una serie di interventi strategici a favore di studenti appartenenti a famiglie immigrate possa costituirsi come efficace azione di discriminazione positiva che consenta di contrastare la segregazione formativa (cfr. Besozzi, Colombo, Santagati, 2009) e di promuovere il successo nei percorsi scolastici successivi alla scuola media inferiore, sviluppando livelli adeguati di padronanza della lingua italiana, orientando e sostenendo scelte formative “ambiziose” e accompagnando l’implementazione di competenze individuali e sociali fondamentali per la riuscita scolastica.
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