Boccaccio, i classici e il Medioevo latino. Il contributo intende presentare il ruolo fondamentale giocato da Giovanni Boccaccio nella trasmissione testuali di alcuni testi dell’antichità e del Medioevo latino, con particolare attenzione ai manoscritti della sua biblioteca. Si prenderanno in considerazione nello specifico i due zibaldoni autografi, quello membranaceo (Firenze, Biblioteca Laurenziana, Plut. 29.8 + 33.31) e quello cartaceo (Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Banco rari 50), dove Boccaccio copiò nel corso degli anni numerose opere, che spesso ebbero fortuna assai limitata (si pensi al caso dei Priapea e ad altri testi mediolatini, di cui gli zibaldoni boccacciani sono testimoni strategici).
Petoletti, M., Boccaccio, the Classics, and the Latin Middle Ages, in Candido, I. (ed.), Petrarch and Boccaccio. The Unity of Knowledge in the Pre-modern World, De Gruyter, Berlin - Boston 2018: 226- 243. 10.1515/9783110419306-012 [http://hdl.handle.net/10807/115122]
Boccaccio, the Classics, and the Latin Middle Ages
Petoletti, MarcoPrimo
2018
Abstract
Boccaccio, i classici e il Medioevo latino. Il contributo intende presentare il ruolo fondamentale giocato da Giovanni Boccaccio nella trasmissione testuali di alcuni testi dell’antichità e del Medioevo latino, con particolare attenzione ai manoscritti della sua biblioteca. Si prenderanno in considerazione nello specifico i due zibaldoni autografi, quello membranaceo (Firenze, Biblioteca Laurenziana, Plut. 29.8 + 33.31) e quello cartaceo (Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Banco rari 50), dove Boccaccio copiò nel corso degli anni numerose opere, che spesso ebbero fortuna assai limitata (si pensi al caso dei Priapea e ad altri testi mediolatini, di cui gli zibaldoni boccacciani sono testimoni strategici).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.