Il saggio prende in esame le social street - gruppi di vicini che si organizzano online attraverso Facebook e anche offline - come luoghi in cui si realizza l'inclusione sociale sui territori. Le social street sono una esperienza interessante e innovativa, capace di generare solidarietà di vicinato, (potenzialmente) di includere coloro che vivono nello stesso spazio fisico-urbano e che sempre più spesso hanno caratteristiche sociali, etniche, culturali, religiose diverse, ma non per questo inconciliabili.
Pasqualini, C., Le social street: luoghi (tra reale e virtuale) in cui si realizza l'inclusione sociale sui territori, in Caritas E Migrante, C. E. M. (ed.), XXVI Rapporto immigrazione 2016. Nuove generazioni a confronto, Tau editrice srl, Todi (PG) 2017: 344- 354 [http://hdl.handle.net/10807/114809]
Le social street: luoghi (tra reale e virtuale) in cui si realizza l'inclusione sociale sui territori
Pasqualini, Cristina
Primo
2017
Abstract
Il saggio prende in esame le social street - gruppi di vicini che si organizzano online attraverso Facebook e anche offline - come luoghi in cui si realizza l'inclusione sociale sui territori. Le social street sono una esperienza interessante e innovativa, capace di generare solidarietà di vicinato, (potenzialmente) di includere coloro che vivono nello stesso spazio fisico-urbano e che sempre più spesso hanno caratteristiche sociali, etniche, culturali, religiose diverse, ma non per questo inconciliabili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.