Il contributo approfondisce la possibilità/necessità di attivare spazi di riflessione funzionali alla ricognizione ed elaborazione delle opacità, delle oscurità e dei chiaro-scuri connessi ai processi del concreto fare in azione, aprendo occasioni di visione in cui le prestazioni lavorative possono essere riconosciute intersoggettivamente e assumere una forma che le rende riproducibili tra costanti e varianze, ripetizioni e improvvisazioni. È l’antidoto alla stupidità organizzativa che Alvesson identifica nella diffusa mancanza di riflessività, di giustificazione e di ragionamento sostanziale.
Scaratti, G., Stupidità funzionale e disfunzionale. Introduzione all’edizione italiana di Alvesson, M e Spicer, in Alvesson, M. E. S. A. (ed.), Il paradosso della stupidità. Il potere e le trappole della stupidità nel mondo del lavoro, Cortina Raffaello Editore, MILANO -- ITA 2017: 7- 16 [http://hdl.handle.net/10807/114808]
Stupidità funzionale e disfunzionale. Introduzione all’edizione italiana di Alvesson, M e Spicer
Scaratti, Giuseppe
2017
Abstract
Il contributo approfondisce la possibilità/necessità di attivare spazi di riflessione funzionali alla ricognizione ed elaborazione delle opacità, delle oscurità e dei chiaro-scuri connessi ai processi del concreto fare in azione, aprendo occasioni di visione in cui le prestazioni lavorative possono essere riconosciute intersoggettivamente e assumere una forma che le rende riproducibili tra costanti e varianze, ripetizioni e improvvisazioni. È l’antidoto alla stupidità organizzativa che Alvesson identifica nella diffusa mancanza di riflessività, di giustificazione e di ragionamento sostanziale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.