Da un punto di vista organizzativo una delle più importanti sfide riguarda il raggiungimento delle coperture vaccinali. Nonostante le raccomandazioni ministeriali e l’obiettivo di copertura minima del 75% e ottimale del 95%, le coperture vaccinali della popolazione anziana persistono a livelli piuttosto bassi con differenze interregionali che sfiorano i 20 punti percentuali. La vaccinazione è dispensata a titolo gratuito nella popolazione ultrasessantacinquenne e in categorie a rischio e/o di particolare valenza sociale. Le modalità di distribuzione e somministrazione del vaccino variano da Regione a Regione. Nell’ottica di raggiungere le coperture raccomandate sarebbe opportuno definire nuove misure strategico-organizzative che coinvolgano l’intera programmazione sanitaria, dal decisore fino al medico di medicina generale, figura fondamentale nel raccordare le esigenze di salute del paziente con la necessità di garantire un adeguato sistema di sorveglianza e tutela della salute pubblica. Tra le strategie perseguibili annoveriamo: (i) la creazione di elenchi regionali sulla base dei codici di esenzione per patologia per agevolare l’individuazione della popolazione da sottoporre a chiamata attiva; (ii) la promozione della vaccinazione in ospedale, attraverso il coinvolgimento dei medici specialisti; (iii) l’abbassamento dell’età di raccomandazione per la vaccinazione annuale, oggi fissata dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017–2019 a 65 anni. Questa possibilità era stata già prefigurata nel 2013 in un documento di analisi realizzato dalla Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica e ripresa nell’ultima versione del Calendario per la Vita, redatto da quattro Società ed Associazioni medico-scientifiche impegnate nell’ambito della prevenzione vaccinale (Società Italiana di Igiene, Società Italiana di Medicina Perinatale, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale e Federazione Italiana Medici Pediatri). Anche lo stesso PNPV 2017–2019, pubblicato in Gazzetta Ufficiale alla fine di gennaio 2017, si allinea su questo aspetto stabilendo “l’obiettivo finale nel tempo di estendere la raccomandazione della vaccinazione a tutti i soggetti al di sopra dei 50 anni”.

Specchia, M. L., Aspetti organizzativi e nuove sfide connesse alla vaccinazione antinfluenzale nella popolazione over 65 in Valutazione di Health Technology Assessment (HTA) del vaccino antinfluenzale adiuvato nella popolazione anziana italiana, <<Quaderni dell'Italian Journal of Public Health>>, 2017; (vol. 6, n. 9): 83-91 [http://hdl.handle.net/10807/114570]

Aspetti organizzativi e nuove sfide connesse alla vaccinazione antinfluenzale nella popolazione over 65 in Valutazione di Health Technology Assessment (HTA) del vaccino antinfluenzale adiuvato nella popolazione anziana italiana

Specchia, Maria Lucia
2017

Abstract

Da un punto di vista organizzativo una delle più importanti sfide riguarda il raggiungimento delle coperture vaccinali. Nonostante le raccomandazioni ministeriali e l’obiettivo di copertura minima del 75% e ottimale del 95%, le coperture vaccinali della popolazione anziana persistono a livelli piuttosto bassi con differenze interregionali che sfiorano i 20 punti percentuali. La vaccinazione è dispensata a titolo gratuito nella popolazione ultrasessantacinquenne e in categorie a rischio e/o di particolare valenza sociale. Le modalità di distribuzione e somministrazione del vaccino variano da Regione a Regione. Nell’ottica di raggiungere le coperture raccomandate sarebbe opportuno definire nuove misure strategico-organizzative che coinvolgano l’intera programmazione sanitaria, dal decisore fino al medico di medicina generale, figura fondamentale nel raccordare le esigenze di salute del paziente con la necessità di garantire un adeguato sistema di sorveglianza e tutela della salute pubblica. Tra le strategie perseguibili annoveriamo: (i) la creazione di elenchi regionali sulla base dei codici di esenzione per patologia per agevolare l’individuazione della popolazione da sottoporre a chiamata attiva; (ii) la promozione della vaccinazione in ospedale, attraverso il coinvolgimento dei medici specialisti; (iii) l’abbassamento dell’età di raccomandazione per la vaccinazione annuale, oggi fissata dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017–2019 a 65 anni. Questa possibilità era stata già prefigurata nel 2013 in un documento di analisi realizzato dalla Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica e ripresa nell’ultima versione del Calendario per la Vita, redatto da quattro Società ed Associazioni medico-scientifiche impegnate nell’ambito della prevenzione vaccinale (Società Italiana di Igiene, Società Italiana di Medicina Perinatale, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale e Federazione Italiana Medici Pediatri). Anche lo stesso PNPV 2017–2019, pubblicato in Gazzetta Ufficiale alla fine di gennaio 2017, si allinea su questo aspetto stabilendo “l’obiettivo finale nel tempo di estendere la raccomandazione della vaccinazione a tutti i soggetti al di sopra dei 50 anni”.
2017
Italiano
Quaderni dell'Italian Journal of Public Health
Specchia, M. L., Aspetti organizzativi e nuove sfide connesse alla vaccinazione antinfluenzale nella popolazione over 65 in Valutazione di Health Technology Assessment (HTA) del vaccino antinfluenzale adiuvato nella popolazione anziana italiana, <<Quaderni dell'Italian Journal of Public Health>>, 2017; (vol. 6, n. 9): 83-91 [http://hdl.handle.net/10807/114570]
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