Il testo parte dal confronto fra la parete di "cicche di sigaretta" composta da Pamuk all'interno del Museo dell'Innocenza e le opere di analogo materiale realizzate dall'artista inglese Damien Hirst, per analizzare come la forma linguistica di ricorso a oggetti appartenenti all'"infraordinario" entrino in una composizione di tipo letterario e di tipo esplicitamente artistico, per considerarne analogie e differenze.
Tedeschi, F., Raccogliendo cicche di sigaretta. L'infraordinario diventa opera, in Lombardi, L., Rossi, M. (ed.), Un sogno fatto a Milano. Dialoghi con Orhan Pamuk intorno alla pratica del museo, Johan and Levi, MILANO -- ITA 2018: 137- 145 [http://hdl.handle.net/10807/114074]
Raccogliendo cicche di sigaretta. L'infraordinario diventa opera
Tedeschi, Francesco
2018
Abstract
Il testo parte dal confronto fra la parete di "cicche di sigaretta" composta da Pamuk all'interno del Museo dell'Innocenza e le opere di analogo materiale realizzate dall'artista inglese Damien Hirst, per analizzare come la forma linguistica di ricorso a oggetti appartenenti all'"infraordinario" entrino in una composizione di tipo letterario e di tipo esplicitamente artistico, per considerarne analogie e differenze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.