Riflessione sulla corrispondenza fra alcune opere di Manzoni e la sua esperienza di vita, attraverso i viaggi compiuti. In particolare, facendo leva su approcci di tipo bio-geografico, i lavori compiuti da Manzoni in Danimarca, a partire dalla "scultura" Socle du Monde, sono presi in esame come elementi simbolici tesi a rappresentare una visione appropriativa nei confronti delle cose e della realtà, che fa dell'opera di Manzoni una elaborazione che si spinge oltre la percezione della forma del mondo.Il Socle du Monde viene accostato all'idea di omphalos o centro del mondo e la sua riproposizione in altri luoghi, rispetto a quello prescelto dall'artista, vale a conferire un carattere di relatività al concetto stesso di centro del mondo.
Tedeschi, F., Il mondo non è abbastanza. Proiezioni (ulttra) geografiche in Piero Manzoni, in Flaminio Gualdon, F. G. (ed.), Piero Manzoni. Nuovi studi, Carlo Cambi Editore, Poggibonsi (SI) 2017: 39- 51 [http://hdl.handle.net/10807/114069]
Il mondo non è abbastanza. Proiezioni (ulttra) geografiche in Piero Manzoni
Tedeschi, Francesco
2017
Abstract
Riflessione sulla corrispondenza fra alcune opere di Manzoni e la sua esperienza di vita, attraverso i viaggi compiuti. In particolare, facendo leva su approcci di tipo bio-geografico, i lavori compiuti da Manzoni in Danimarca, a partire dalla "scultura" Socle du Monde, sono presi in esame come elementi simbolici tesi a rappresentare una visione appropriativa nei confronti delle cose e della realtà, che fa dell'opera di Manzoni una elaborazione che si spinge oltre la percezione della forma del mondo.Il Socle du Monde viene accostato all'idea di omphalos o centro del mondo e la sua riproposizione in altri luoghi, rispetto a quello prescelto dall'artista, vale a conferire un carattere di relatività al concetto stesso di centro del mondo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.