Tratteggiando a grandi linee l’evoluzione del nesso tra lavoro e cittadinanza - dal suo consolidamento al riparo del “compromesso di metà secolo” alla svolta del welfare attivo che si è consumata sul finire del secolo breve, sino ai più recenti anni della grande crisi - il capitolo si interroga sulla sostenibilità di tale nesso in uno scenario nel quale la flessibilizzazione del lavoro e l’indebolimento del suo statuto hanno acuito le disuguaglianze tra insider e oustider. Quale cittadinanza, quale appartenenza si può fondare sul lavoro se il lavoro manca o è un cattivo lavoro? Quale lavoro può essere assunto a fulcro della cittadinanza? Quale lavoro può essere fondamento dell’appartenenza? Come possono essere valorizzate a tal fine le diverse forme di attivazione?
Lodigiani, R., Un nuovo patto tra lavoro e cittadinanza e welfare, in Baldissara, L., Battini, M. (ed.), Lavoro e cittadinanza. Dalla Costituente alla flessibilità: ascesa e declino di un binomio, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Milano 2017: 83- 94 [http://hdl.handle.net/10807/113360]
Un nuovo patto tra lavoro e cittadinanza e welfare
Lodigiani, Rosangela
2017
Abstract
Tratteggiando a grandi linee l’evoluzione del nesso tra lavoro e cittadinanza - dal suo consolidamento al riparo del “compromesso di metà secolo” alla svolta del welfare attivo che si è consumata sul finire del secolo breve, sino ai più recenti anni della grande crisi - il capitolo si interroga sulla sostenibilità di tale nesso in uno scenario nel quale la flessibilizzazione del lavoro e l’indebolimento del suo statuto hanno acuito le disuguaglianze tra insider e oustider. Quale cittadinanza, quale appartenenza si può fondare sul lavoro se il lavoro manca o è un cattivo lavoro? Quale lavoro può essere assunto a fulcro della cittadinanza? Quale lavoro può essere fondamento dell’appartenenza? Come possono essere valorizzate a tal fine le diverse forme di attivazione?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.