Gli Inni Sacri di Manzoni possono ancora suscitare un qualche interesse in una società fortemente secolarizzata e segnata da un fortissimo deficit di cultura religiosa? Il saggio di commento che qui si offre prova a dare una risposta positiva a questa domanda cruciale, indicando sia la novità storica della Risurrezione, sia la sua attualità, in quanto risposta alla perenne domanda sull’essere e il non essere, sulla vita e la morte. Segnala, inoltre, come il testo manzoniano sia caratterizzato da una tensione che porta sempre più in là, da una inquietudine che travalica i confini pacificanti e che si cala nelle strutture metriche, retoriche e sintattiche, costituendo un notevole esempio di sinergia tra le forme e i contenuti.
Frare, P., Il cerchio aperto: commento a Alessandro Manzoni, «La Risurrezione», vv. 1-14, in Brogi, D., De Rogatis, T., Marrani, G. (ed.), La pratica del commento 2. I testi, Pacini Editore S.p.A., Pisa 2017: 89- 100 [http://hdl.handle.net/10807/113110]
Il cerchio aperto: commento a Alessandro Manzoni, «La Risurrezione», vv. 1-14
Frare, Pierantonio
Primo
2017
Abstract
Gli Inni Sacri di Manzoni possono ancora suscitare un qualche interesse in una società fortemente secolarizzata e segnata da un fortissimo deficit di cultura religiosa? Il saggio di commento che qui si offre prova a dare una risposta positiva a questa domanda cruciale, indicando sia la novità storica della Risurrezione, sia la sua attualità, in quanto risposta alla perenne domanda sull’essere e il non essere, sulla vita e la morte. Segnala, inoltre, come il testo manzoniano sia caratterizzato da una tensione che porta sempre più in là, da una inquietudine che travalica i confini pacificanti e che si cala nelle strutture metriche, retoriche e sintattiche, costituendo un notevole esempio di sinergia tra le forme e i contenuti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.