Il contributo affronta il territorio come bene comune, come patrimonio di “memoria collettiva” che deve essere salvaguardato collettivamente e reso inalienabile affinché possa essere ereditato dalle generazioni successive. L’attuale uso massiccio della rete costringe a ripensare la narrazione della storia per cercare di contrastare l’assedio del presente in cui siamo immersi, che sta disgregando sia le nostre memorie collettive, sia l’appartenenza al luogo d’origine e a una comunità, affievolendo così la responsabilità della società nei confronti delle generazioni future. Per contrastare tali processi l’autrice propone di recuperare quelle tracce storiche presenti nello spazio in cui viviamo che siano in grado di sollecitare i nostri sensi, in particolare beni materiali, mappe, documenti, che consentono di sperimentare la presenza del passato nel nostro presente, perché il percorso concettuale e la narrazione storica astratta non sono più suffi cienti. La scuola può svolgere un ruolo essenziale in tal senso perché è uno dei luoghi cardine in cui si è costruita la cittadinanza, ma è necessario adeguarne i contenuti, e non solo i metodi e gli strumenti, ai rapidi cambiamenti contemporanei.
Riva, E., Cittadinanza e territorio. Una prospettiva storica, in Molinari, P., Riva, E. (ed.), Spazi e tempi della cittadinanza. idee e percorsi per la didattica, Mimesis, MILANO -- ITA 2017: 31- 42 [http://hdl.handle.net/10807/113080]
Cittadinanza e territorio. Una prospettiva storica
Riva, ElenaPrimo
2017
Abstract
Il contributo affronta il territorio come bene comune, come patrimonio di “memoria collettiva” che deve essere salvaguardato collettivamente e reso inalienabile affinché possa essere ereditato dalle generazioni successive. L’attuale uso massiccio della rete costringe a ripensare la narrazione della storia per cercare di contrastare l’assedio del presente in cui siamo immersi, che sta disgregando sia le nostre memorie collettive, sia l’appartenenza al luogo d’origine e a una comunità, affievolendo così la responsabilità della società nei confronti delle generazioni future. Per contrastare tali processi l’autrice propone di recuperare quelle tracce storiche presenti nello spazio in cui viviamo che siano in grado di sollecitare i nostri sensi, in particolare beni materiali, mappe, documenti, che consentono di sperimentare la presenza del passato nel nostro presente, perché il percorso concettuale e la narrazione storica astratta non sono più suffi cienti. La scuola può svolgere un ruolo essenziale in tal senso perché è uno dei luoghi cardine in cui si è costruita la cittadinanza, ma è necessario adeguarne i contenuti, e non solo i metodi e gli strumenti, ai rapidi cambiamenti contemporanei.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.