Educare è un’alleanza tra l’umanità e l’ambiente, la salvaguardia del pianeta richiede un crescente consenso politico. È incoraggiante che a settembre 2015 la pressoché totalità dei Paesi del mondo abbia adottato gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e che nel dicembre del medesimo anno abbia approvato l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, che si pone l’impegnativo ma fondamentale obiettivo di contenere l’aumento della temperatura globale. Ora i Governi hanno il dovere di rispettare gli impegni che si sono assunti, mentre il mondo imprenditoriale deve fare responsabilmente la sua parte, e tocca ai cittadini esigere che questo avvenga, anzi che si miri a obiettivi sempre più rilevanti. Occorre tenere presente che la stessa coscienza per i problemi ecologici è sorta da numerose aggregazioni di cittadini, dalla mobilitazione di associazioni e dal costituirsi di movimenti popolari che hanno sollecitato le istituzioni e sostenuto i lavori delle conferenze internazionali, sorte con il compito di facilitare l’incontro tra persone e nazioni. La cultura dell’incontro può sconfiggere ogni discriminazione. Ecologia e pace sono questioni che riguardano tutti. Terra lavoro casa sono diritti sacri. La vocazione del custodire, la formazione, la gestione e la comunicazione della sostenibilità riguardano tutti. Prendere sul serio l’impegno di essere attenti ad ogni persona, di educare alla speranza implica ‘sempre mettersi in cammino, imparare’.
Malavasi, P., Formazione e ricerca pedagogica per un’ecologia integrale.Prolegomeni, in Bertagna, G., Ulivieri, S. (ed.), La ricerca pedagogicanell’Italia contemporanea. Problemi e Prospettive, Studium, Roma 2017: 193- 198 [http://hdl.handle.net/10807/113056]
Formazione e ricerca pedagogica per un’ecologia integrale. Prolegomeni
Malavasi, Pierluigi
2017
Abstract
Educare è un’alleanza tra l’umanità e l’ambiente, la salvaguardia del pianeta richiede un crescente consenso politico. È incoraggiante che a settembre 2015 la pressoché totalità dei Paesi del mondo abbia adottato gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e che nel dicembre del medesimo anno abbia approvato l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, che si pone l’impegnativo ma fondamentale obiettivo di contenere l’aumento della temperatura globale. Ora i Governi hanno il dovere di rispettare gli impegni che si sono assunti, mentre il mondo imprenditoriale deve fare responsabilmente la sua parte, e tocca ai cittadini esigere che questo avvenga, anzi che si miri a obiettivi sempre più rilevanti. Occorre tenere presente che la stessa coscienza per i problemi ecologici è sorta da numerose aggregazioni di cittadini, dalla mobilitazione di associazioni e dal costituirsi di movimenti popolari che hanno sollecitato le istituzioni e sostenuto i lavori delle conferenze internazionali, sorte con il compito di facilitare l’incontro tra persone e nazioni. La cultura dell’incontro può sconfiggere ogni discriminazione. Ecologia e pace sono questioni che riguardano tutti. Terra lavoro casa sono diritti sacri. La vocazione del custodire, la formazione, la gestione e la comunicazione della sostenibilità riguardano tutti. Prendere sul serio l’impegno di essere attenti ad ogni persona, di educare alla speranza implica ‘sempre mettersi in cammino, imparare’.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.