I più recenti studi in ambito anglosassone definiscono i ragazzi nati tra il 1996 e il 2010 come la “Generazione Z” (definiti a volte anche “iGeneration” o “Post-millennials”, subito successiva a quella dei Millennials. A differenza di questi ultimi, cresciuti in un clima di relativa tranquillità sociale ed economica, i ragazzi della Generazione Z sono nati in un mondo connotato dalla guerra al terrorismo seguita all’Undici Settembre e hanno vissuto una forte crisi economica. Si tratta di una generazione che ha un rapporto costante e consistente con la tecnologia (è la prima generazione di “veri” nativi digitali): sta crescendo con i social media ed ha anche imparato ad utilizzarli in modo tale da difendere la propria privacy (si pensi, per esempio, all’uso di Snapchat che elimina i messaggi dopo alcuni secondi). Sono ragazzi che ogni giorno incontrano coetanei provenienti da Paesi e culture molto diverse, abituati al dibattito sul tema del gender e influenzati da un tipo di abbigliamento definito “genderless”. Per tutte queste caratteristiche quindi è una generazione quanto mai interessante.
Alfieri, S., Generazione Z. Un’indagine sugli studenti trentini., IPRASE, Trento 2018: 123 [http://hdl.handle.net/10807/112113]
Generazione Z. Un’indagine sugli studenti trentini.
Alfieri, Sara
2018
Abstract
I più recenti studi in ambito anglosassone definiscono i ragazzi nati tra il 1996 e il 2010 come la “Generazione Z” (definiti a volte anche “iGeneration” o “Post-millennials”, subito successiva a quella dei Millennials. A differenza di questi ultimi, cresciuti in un clima di relativa tranquillità sociale ed economica, i ragazzi della Generazione Z sono nati in un mondo connotato dalla guerra al terrorismo seguita all’Undici Settembre e hanno vissuto una forte crisi economica. Si tratta di una generazione che ha un rapporto costante e consistente con la tecnologia (è la prima generazione di “veri” nativi digitali): sta crescendo con i social media ed ha anche imparato ad utilizzarli in modo tale da difendere la propria privacy (si pensi, per esempio, all’uso di Snapchat che elimina i messaggi dopo alcuni secondi). Sono ragazzi che ogni giorno incontrano coetanei provenienti da Paesi e culture molto diverse, abituati al dibattito sul tema del gender e influenzati da un tipo di abbigliamento definito “genderless”. Per tutte queste caratteristiche quindi è una generazione quanto mai interessante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.