Il saggio è dedicato alla fortuna e alla ricezione della lirica di Boris Poplavskij, il più grande poeta della seconda generazione émigrée. Dopo aver rilevato l'assenza di studi complessivi che ne inquadrino l'opera nel contesto della letteratura dell’emigrazione e, più in generale, della letteratura russa, si indica come lo studio dei rapporti con il suo maestro riconosciuto, Il’ja Zdanevich, uno dei maggiori rappresentanti dell’avanguardia russa in Francia, potrebbe consentire di fare luce su alcuni nuclei costanti dell'opera di Poplavskij.
Calusio, M., Scrivere in russo a Parigi: Boris Poplavskij e l’ultima avanguardia émigrée, in Laura Dolf, L. D. (ed.), Oltre i confini. Testi e autori dell’esilio, della diaspora, dell’emigrazione, Mup Editore, Parma 2011: 147- 161 [http://hdl.handle.net/10807/11209]
Scrivere in russo a Parigi: Boris Poplavskij e l’ultima avanguardia émigrée
Calusio, Maurizia
2011
Abstract
Il saggio è dedicato alla fortuna e alla ricezione della lirica di Boris Poplavskij, il più grande poeta della seconda generazione émigrée. Dopo aver rilevato l'assenza di studi complessivi che ne inquadrino l'opera nel contesto della letteratura dell’emigrazione e, più in generale, della letteratura russa, si indica come lo studio dei rapporti con il suo maestro riconosciuto, Il’ja Zdanevich, uno dei maggiori rappresentanti dell’avanguardia russa in Francia, potrebbe consentire di fare luce su alcuni nuclei costanti dell'opera di Poplavskij.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.