Il link tra stili cognitivi e multimedialità è stato ampiamente discusso in letteratura (si veda, ad esempio: Buch & Bartley, 2002; Fiorina et al., 2006; Graff, 2003; Palmquist & Kim, 2000). Lo studio che qui si presenta è volto a investigare questo collegamento da una nuova e più ampia prospettiva, cercando di indagare l’influenza del livello di tendenza spontanea all’uso delle immagini mentali durante la fruizione di un artefatto multimediale (testo e immagini) sulle modalità di esplorazione visiva (registrate tramite impiego di Eye tracker), la comprensione e memorizzazione incidentale dei contenuti e la risposta emotiva. Gli stimoli (presentati in formato computerizzato a 30 individui) sono stati realizzati a partire dal catalogo di una mostra fotografica che prevedeva, per ogni immagine presentata, un testo esplicativo e una breve didascalia evocativa rispetto al contenuto dell’immagine. Le condizioni sperimentali sono state variate assumendo come variabili indipendenti il rispetto dei principi multimediali proposti da Mayer (2001; 2005) e la musica di sottofondo (attivante, rilassante, nessuna musica). Ai partecipanti è stato inoltre chiesto di compilare alcuni questionari self report volti a indagare: — la tendenza spontanea all’uso della visualizzazione mentale (USOIMM77: Antonietti & Colombo, 1996-1997); — la preferenza per uno stile di pensiero destro/sinistro (SOLAT: Torrance, 1978) La comprensione degli stimoli e la memorizzazione incidentale è stata altresì misurata con un questionario self report, così come l’autovalutazione dell’attivazione emotiva. I dati raccolti tramite Eye-tracker hanno messo in luce l’importanza del principio di continuità (Mayer, 2005) per promuovere una fruizione ottimale dell’artefatto multimediale. Il rispetto di tale principio, infatti, pare promuovere una migliore comprensione, un ricordo più preciso e una valutazione emotiva più positiva. Anche la musica ha influenzato la fruizione dell’artefatto multimediale: la musica attivante ha facilitato un’esplorazione più coerente e attiva degli stimoli, e ha aumentato l’intensità delle fissazioni. Le persone classificate come “alti visualizzatori” hanno esplorato in maniera più attento le immagini e sono stati maggiormente influenzati dalla musica di sottofondo. Il grado di tendenza all’uso spontaneo delle immagini mentali ha influenzato anche l’attivazione emotiva dei partecipanti durante la fruizione del prodotto multimediale. Le implicazioni teoretiche e pratiche dei risultati sono discusse.
Colombo, B., Piazza, B., L’influenza della tendenza spontanea all’uso della visualizzazione mentale sull’esplorazione e comprensione di stimoli multimediali, in Albanes O, D. P. ,. F. C. F. S. ,. L. L. ,. S. N. (ed.), La comprensione: aspetti cognitivi, metacognitivi ed emotivi, Franco Angeli, Milano 2011: 144- 154 [http://hdl.handle.net/10807/11152]
L’influenza della tendenza spontanea all’uso della visualizzazione mentale sull’esplorazione e comprensione di stimoli multimediali
Colombo, Barbara;
2011
Abstract
Il link tra stili cognitivi e multimedialità è stato ampiamente discusso in letteratura (si veda, ad esempio: Buch & Bartley, 2002; Fiorina et al., 2006; Graff, 2003; Palmquist & Kim, 2000). Lo studio che qui si presenta è volto a investigare questo collegamento da una nuova e più ampia prospettiva, cercando di indagare l’influenza del livello di tendenza spontanea all’uso delle immagini mentali durante la fruizione di un artefatto multimediale (testo e immagini) sulle modalità di esplorazione visiva (registrate tramite impiego di Eye tracker), la comprensione e memorizzazione incidentale dei contenuti e la risposta emotiva. Gli stimoli (presentati in formato computerizzato a 30 individui) sono stati realizzati a partire dal catalogo di una mostra fotografica che prevedeva, per ogni immagine presentata, un testo esplicativo e una breve didascalia evocativa rispetto al contenuto dell’immagine. Le condizioni sperimentali sono state variate assumendo come variabili indipendenti il rispetto dei principi multimediali proposti da Mayer (2001; 2005) e la musica di sottofondo (attivante, rilassante, nessuna musica). Ai partecipanti è stato inoltre chiesto di compilare alcuni questionari self report volti a indagare: — la tendenza spontanea all’uso della visualizzazione mentale (USOIMM77: Antonietti & Colombo, 1996-1997); — la preferenza per uno stile di pensiero destro/sinistro (SOLAT: Torrance, 1978) La comprensione degli stimoli e la memorizzazione incidentale è stata altresì misurata con un questionario self report, così come l’autovalutazione dell’attivazione emotiva. I dati raccolti tramite Eye-tracker hanno messo in luce l’importanza del principio di continuità (Mayer, 2005) per promuovere una fruizione ottimale dell’artefatto multimediale. Il rispetto di tale principio, infatti, pare promuovere una migliore comprensione, un ricordo più preciso e una valutazione emotiva più positiva. Anche la musica ha influenzato la fruizione dell’artefatto multimediale: la musica attivante ha facilitato un’esplorazione più coerente e attiva degli stimoli, e ha aumentato l’intensità delle fissazioni. Le persone classificate come “alti visualizzatori” hanno esplorato in maniera più attento le immagini e sono stati maggiormente influenzati dalla musica di sottofondo. Il grado di tendenza all’uso spontaneo delle immagini mentali ha influenzato anche l’attivazione emotiva dei partecipanti durante la fruizione del prodotto multimediale. Le implicazioni teoretiche e pratiche dei risultati sono discusse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.