Per rispondere alla crisi e alla discontinuità dei mercati, in un contesto complesso multi-concorrenziale e polimorfico è indispensabile per le imprese un cambiamento di prospettiva da una logica “company-centric”(production efficiencies held the highest priority) a una “customer-centric”, laddove la struttura e il comportamento del complesso organizzativo non possono prescindere da una conoscenza piena e totale dei vari segmenti di clientela con i quali interagisce. I recenti percorsi di digitalizzazione 4.0 che molte imprese stanno seguendo consentono alle imprese di fare leva su disponibilità, puntualità, tempestività, flessibilità quali fattori imprescindibili e cruciali di successo per soddisfare e pertanto fidelizzare un cliente esigente con aspettative di qualità del servizio sempre più alte (Ayres, J. 2010). Il lavoro di ricerca si focalizza sul ruolo nevralgico e centrale assunto oggigiorno dalla Logistica e dal Supply Chain Management (SCM) (Lee et al., 2016; Partida B., 2017) e sull’importanza di avere in impresa figure professionali con specifiche competenze tecnico/professionali e un adeguato background formativo. Gli Autori, alla luce di un’analisi precedentemente svolta riguardante la mappatura dei ruoli e delle competenze necessarie per poter operare efficacemente in Logistica e SCM (Bisogni & Cantoni, forthcoming) si domandano se le Università italiane (insieme a altri enti certificati di formazione) siano pronte a soddisfare questa esigenza. Stimolati da Niine, T. & Koppel, O., (2014, 2015) - i quali affermano che “Logistics is an extensive interdisciplinary field across industries and jobs, merging the viewpoints of engineering, manufacturing, operations and business administration” - gli Autori attraverso un censimento dei percorsi formativi offerti dalle Facoltà di Economia e Ingegneria a.a. 2017-2018 (percorsi triennali e magistrali), cercano di comprendere se queste ultime siano in grado di proporre la “cultura logistica” coerente con gli orientamenti occupazionali presenti e futuri e con gli scenari competitivi attuali. Il presente lavoro di ricerca ha l’ambizione di identificare e attivare possibili strumenti per favorire la creazione di “ponti di collegamento” tra il mondo universitario italiano e l’ambito logistico internazionale.
Bisogni, P. G., Cantoni, F., Dall’etichetta al tag: orientarsi fra ruoli e competenze della logistica e Supply Chain Management nel 4.0, Quaderno di Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali - n. 128, Vita e Pensiero, Milano 2017 2017: 3-24 [http://hdl.handle.net/10807/110241]
Dall’etichetta al tag: orientarsi fra ruoli e competenze della logistica e Supply Chain Management nel 4.0
Bisogni, Paolo GaetanoCo-primo
;Cantoni, FrancaCo-primo
2017
Abstract
Per rispondere alla crisi e alla discontinuità dei mercati, in un contesto complesso multi-concorrenziale e polimorfico è indispensabile per le imprese un cambiamento di prospettiva da una logica “company-centric”(production efficiencies held the highest priority) a una “customer-centric”, laddove la struttura e il comportamento del complesso organizzativo non possono prescindere da una conoscenza piena e totale dei vari segmenti di clientela con i quali interagisce. I recenti percorsi di digitalizzazione 4.0 che molte imprese stanno seguendo consentono alle imprese di fare leva su disponibilità, puntualità, tempestività, flessibilità quali fattori imprescindibili e cruciali di successo per soddisfare e pertanto fidelizzare un cliente esigente con aspettative di qualità del servizio sempre più alte (Ayres, J. 2010). Il lavoro di ricerca si focalizza sul ruolo nevralgico e centrale assunto oggigiorno dalla Logistica e dal Supply Chain Management (SCM) (Lee et al., 2016; Partida B., 2017) e sull’importanza di avere in impresa figure professionali con specifiche competenze tecnico/professionali e un adeguato background formativo. Gli Autori, alla luce di un’analisi precedentemente svolta riguardante la mappatura dei ruoli e delle competenze necessarie per poter operare efficacemente in Logistica e SCM (Bisogni & Cantoni, forthcoming) si domandano se le Università italiane (insieme a altri enti certificati di formazione) siano pronte a soddisfare questa esigenza. Stimolati da Niine, T. & Koppel, O., (2014, 2015) - i quali affermano che “Logistics is an extensive interdisciplinary field across industries and jobs, merging the viewpoints of engineering, manufacturing, operations and business administration” - gli Autori attraverso un censimento dei percorsi formativi offerti dalle Facoltà di Economia e Ingegneria a.a. 2017-2018 (percorsi triennali e magistrali), cercano di comprendere se queste ultime siano in grado di proporre la “cultura logistica” coerente con gli orientamenti occupazionali presenti e futuri e con gli scenari competitivi attuali. Il presente lavoro di ricerca ha l’ambizione di identificare e attivare possibili strumenti per favorire la creazione di “ponti di collegamento” tra il mondo universitario italiano e l’ambito logistico internazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.