Dopo la riforma del Jobs Act (in particolare d. lgs. n. 23/2015) nell'ordinamento italiano è stato introdotto il cd. contratto di lavoro subordinato a tutele crescenti, per individuare una modalità certa e prevedibile di computo della eventuale indennità da licenziamento illegittimo, senza reintegrazione del lavoratore se non in casi eccezionali. Questa riforma ha indotto nelle imprese diverse strategie che impattano sulla gestione del personale nel segno della valorizzazione della professionalità ma anche della previsione dei costi del personale. Nel contributo si portano argomenti a favore della tesi che le politiche legislative sul lavoro hanno effetti impliciti sulla dinamica della gestione del personale.
Occhino, A., Le tutele crescenti alla prova delle strategie d'impresa, in Calcaterra, L. (ed.), Tutele del lavoro ed esigenze della produzione. Le riforme del quinquennio 2011-2015. Studi in onore di Raffaele De Luca Tamajo, Editoriale Scientifica, Napoli, Italia 2018: 363- 372 [http://hdl.handle.net/10807/110190]
Le tutele crescenti alla prova delle strategie d'impresa
Occhino, Antonella
2018
Abstract
Dopo la riforma del Jobs Act (in particolare d. lgs. n. 23/2015) nell'ordinamento italiano è stato introdotto il cd. contratto di lavoro subordinato a tutele crescenti, per individuare una modalità certa e prevedibile di computo della eventuale indennità da licenziamento illegittimo, senza reintegrazione del lavoratore se non in casi eccezionali. Questa riforma ha indotto nelle imprese diverse strategie che impattano sulla gestione del personale nel segno della valorizzazione della professionalità ma anche della previsione dei costi del personale. Nel contributo si portano argomenti a favore della tesi che le politiche legislative sul lavoro hanno effetti impliciti sulla dinamica della gestione del personale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.