Lo sport come strumento per l’inclusione sociale ha trovato recentemente spazi di forte attenzione e ampio utilizzo. Lo testimoniano i sempre più numerosi progetti attivati a tal fine (per una rassegna aggiornata si veda la piattaforma http://www.sportanddev.org), così come il crescente numero di studi di settore [Lawson, 2005; Levermore & Beacom, 2009; Hartmann & Kwauk, 2011; Schulenkorf, N., 2012; Schulenkorf et al, 2016]. Da una analisi delle iniziative poste in essere, tuttavia, emerge molta confusione in merito alle reali finalità perseguite, alla coerenza delle azioni proposte, e ai dispositivi di valutazione per verificarne l’efficacia. Il presente contributo, in continuità con lavori precedentemente proposti [si vedano ad esempio Sanchez e Gozzoli, 2010; Sanchez et al., 2013; Gozzoli et al., 2013], intende mettere in evidenza come lo sport possa costituire uno strumento reale ed innovativo al servizio dell’inclusione sociale mettendo in evidenza alcune fondamentali “condizioni metodologiche”. Tali condizioni vengono proposte a partire da una ricognizione della letteratura scientifica sul tema e dall‘analisi trasversale di recenti progetti di intervento attivati e sviluppati con diverse realtà territoriali, progetti che utilizzano lo sport come strumento per promuovere inclusione sociale di soggetti a rischio.
Gozzoli, C., D'Angelo, C., Lo sport strumento innovativo per l’inclusione sociale: quali condizioni?, in Bidussa David, B. D., Polizzi Emanuel, P. E. (ed.), Agenda Milano. Ricerche e pratiche per una città inclusiva, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Milano 2017: 91- 102 [http://hdl.handle.net/10807/110105]
Lo sport strumento innovativo per l’inclusione sociale: quali condizioni?
Gozzoli, Caterina
Primo
;D'Angelo, Chiara
Secondo
2017
Abstract
Lo sport come strumento per l’inclusione sociale ha trovato recentemente spazi di forte attenzione e ampio utilizzo. Lo testimoniano i sempre più numerosi progetti attivati a tal fine (per una rassegna aggiornata si veda la piattaforma http://www.sportanddev.org), così come il crescente numero di studi di settore [Lawson, 2005; Levermore & Beacom, 2009; Hartmann & Kwauk, 2011; Schulenkorf, N., 2012; Schulenkorf et al, 2016]. Da una analisi delle iniziative poste in essere, tuttavia, emerge molta confusione in merito alle reali finalità perseguite, alla coerenza delle azioni proposte, e ai dispositivi di valutazione per verificarne l’efficacia. Il presente contributo, in continuità con lavori precedentemente proposti [si vedano ad esempio Sanchez e Gozzoli, 2010; Sanchez et al., 2013; Gozzoli et al., 2013], intende mettere in evidenza come lo sport possa costituire uno strumento reale ed innovativo al servizio dell’inclusione sociale mettendo in evidenza alcune fondamentali “condizioni metodologiche”. Tali condizioni vengono proposte a partire da una ricognizione della letteratura scientifica sul tema e dall‘analisi trasversale di recenti progetti di intervento attivati e sviluppati con diverse realtà territoriali, progetti che utilizzano lo sport come strumento per promuovere inclusione sociale di soggetti a rischio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.